Come prevenire gli infortuni più comuni nella raccolta di olive

Alcune utili indicazioni che vale la pena ricordare sempre
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In vista dell’imminente raccolta delle olive, torna d’attualità anche il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Quello olivicolo, secondo un documento dell’Inail della Campania, rappresenta infatti uno dei settori più a rischio, perché riconducibile spesso all’attività di aziende a conduzione familiare, se non addirittura da hobbisti, dove “la percezione del rischio è scarsa e l’attività formativa è data per scontata, mentre è facile che le cattive prassi siano frutto di abitudini pluriennali tramandate da generazioni e quindi difficili da sradicare”.

Per fare tre esempi concreti di infortuni che possono avvenire nel settore olivicolo, ecco alcune schede di INFOR.MO., lo strumento di consultazione degli infortuni mortali e gravi rilevati dal Sistema di Sorveglianza Nazionale.

Il primo caso riguarda un terreno agricolo terrazzato destinato ad oliveto, avente una forte pendenza. Un lavoratore è intento alla raccolta meccanizzata delle olive ed è alla guida di una macchina operatrice cingolata (in origine destinata a pala caricatrice ad uso edile) collegata ad un accessorio scuotitore per olive. Ad un tratto perde il controllo del mezzo che, dopo aver percorso a ritroso 30 metri circa, urta una ceppaia di olivo ribaltandosi. Il conducente rimane schiacciato tra il posto di guida e il suolo”. Le indagini successive hanno rilevato che “il datore di lavoro non aveva messo a disposizione dei lavoratori un’attrezzatura di lavoro idonea (macchina operatrice cingolata risalente agli anni ’70”). In particolare, “la macchina operatrice era sprovvista di telaio antiribaltamento e cinture di ritenuta del conducente. La macchina composta non era di proprietà del datore di lavoro bensì di altro datore di lavoro e utilizzata in prova finalizzata all’acquisto”.
I fattori causali rilevati nella scheda sono: “mezzo cingolato non idoneo all’attività svolta”; “mezzo cingolato non dotato di telaio antiribaltamento e di cinture di contenzione del conducente”.

Nel secondo caso l’infortunato è un pensionato che raccoglie le olive sul suo terreno.
Il corpo dell’infortunato “è stato trovato ai piedi di un muro a retta di un terreno più alto (di circa 1,5 metri) dove sopra era presente un olivo con l’attrezzatura posizionata per raccogliere le olive, compreso telo e scala in alluminio. Rispetto alla dinamica si possono fare due ipotesi: l’infortunato era sopra l’olivo ed è caduto fino alla base del muro a retta, oppure l’infortunato era alla base dell’olivo ed è comunque caduto dal muro a retta. Il decesso è avvenuto per frattura cranica”. Il fattore causale indicato nella scheda è l’attività dell’infortunato che “raccoglieva le olive stando in una posizione sopraelevata, senza utilizzare misure di protezione contro la caduta dall’alto”.

Anche il terzo caso riguarda una caduta. Mentre un lavoratore sta raccogliendo le olive, un ramo dell’albero, su cui era salito, si spezza, facendolo precipitare al suolo da un’altezza di circa tre o quattro metri. La conseguenza è una frattura della colonna vertebrale. Il fattore causale presente nella scheda è l’attività dell’infortunato che “sale su un ramo per raccogliere le olive, invece di utilizzare attrezzatura idonea”.
Per raccogliere indicazioni e suggerimenti per la prevenzione, facciamo riferimento al documento Inail in questione che si sofferma sulla sicurezza nella raccolta delle olive, evidenziando che i rischi derivanti da questa fase lavorativa “sono in buona parte caratterizzati dalla movimentazione manuale dei carichi, dall’ uso delle scale e dall’uso di mezzi meccanici, nonché dal microclima legato alla stagione della raccolta”.

Riprendiamo alcune indicazioni sulla prevenzione, contenute nel citato documento, dei rischi meccanici, anche con riferimento all’uso del trattore e degli attrezzi collegati per la raccolta:
adeguata protezione degli organi di trasmissione del moto (giunto cardanico);
• verificare l’integrità delle protezioni del giunto;
• evitare abiti svolazzanti durante l’attacco ed il distacco dell’attrezzatura;
• segregare tutte le parti in movimento della trattrice e del compressore;
• assicurarsi che non vi siano altre persone nel raggio di azione della macchina;
• posizionare la trattrice in condizioni di buona stabilità;
• assicurarsi di aver inserito il freno di stazionamento;
• mantenere adeguate distanze dai cigli e scarpate;
• effettuare pause di riposo;
• posizionare la trattrice il più lontano possibile dagli operatori con abbacchiatore (agevolatore per la raccolta).
Il documento prende anche alcune in esame alcune indicazioni connesse al rischio di caduta dall’alto (“buon appoggio della scala a terra, verifica preventiva delle condizioni della scala, non salire sulla pianta in condizioni non sicure, ecc.”). Ma in realtà oggi tutti convergono nel dare al riguardo una sola indicazione: mai utilizzare scale e mai salire sulla pianta né per la raccolta delle olive né per la potatura. Sono infatti disponibili tutti gli strumenti utili in commercio per effettuare tali operazioni da terra.

(elaborazione del testo attingendo anche da www.puntosicuro.it)

 

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