Oliveti ad alta densità, così cambiano i tempi di raccolta

Non sempre lo scuotitore è meglio dell'abbacchiatore
Tecnica e Ricerca
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L’alta densità in olivicoltura permette di abbattere in maniera importante i costi di raccolta. La raccolta ha sempre rappresentato una delle pratiche, assieme alla potatura, più onerose in assoluto. Negli ultimi anni la meccanizzazione delle operazioni di raccolta delle olive ha raggiunto livelli tecnologici che consentono di poter disporre di attrezzature e macchine dotate di un’elevata versatilità, capaci di soddisfare le esigenze di ogni tipologia di oliveto. Le metodologie sono diverse e dipendano da: tecnica di distacco delle olive, sistema di intercettazione del prodotto, epoca di raccolta e tipologia di impianto. Ne consegue che è possibile utilizzare diversi macchinari tra cui:
attrezzature agevolatrici, scuotitori al tronco, abbacchiatori e diverse macchine per la raccolta in continuo.
In Italia l’impiego di macchine per la raccolta in continuo fatica ad espandersi per la limitata disponibilità di impianti idonei, soprattutto in condizioni di elevata pendenza.
Lo studio è stato condotto nel 2021/2022 in un oliveto ad alta densità situato in provincia di Fermo. L’impianto, costituito nel 2011, è formato da diverse varietà nazionali ed internazionali e presenta un sesto d’impianto di 4,0m x 2,0 m (1250 piante/ha).
A causa delle dimensioni elevate delle chiome delle piante al decimo anno, l’utilizzo della macchina scavallatrice era sconsigliato. Per questo motivo sono state sperimentate due tipologie di raccolta.
In tutte le piante, sono stati posti a terra teli di raccolta di 75 metri nell’interfilare. Il 1 e il 5 Novembre 2021 è stata effettuata la raccolta delle olive tramite: abbacchiatori elettrici telescopici e scuotitore al tronco. In entrambi i casi, il cantiere di lavoro è stato di cinque persone e sono stati valutati diversi elementi per confrontare i costi e la convenienza delle due diverse tipologie di raccolta.
Sono stati cronometrati i tempi di posizionamento dei teli ed i tempi di abbacchiatura/scuotimento del tronco che un singolo operatore impiegherebbe per completare l’intera operazione su una singola pianta. In tutte le varietà studiate al di fuori di FS-17, la raccolta tramite abbacchiatori ha richiesto tempistiche maggiori rispetto alla raccolta tramite scuotitore; ad esempio, per il Piantone di Mogliano si è passati da 3,8 minuti a 2,4 minuti; per Arbequina da 2,6
minuti tramite abbacchiatori a 1,4 minuti tramite scuotitore. Nonostante lo scuotitore continui ad essere vantaggioso, il divario si appiattisce notevolmente per il Piantone di Falerone, mentre la tendenza si inverte su FS-17, a causa della diversa architettura della chioma e del fusto. In questo caso il fusto è risultato troppo breve con branche principali a pochi centimetri da terra che hanno reso difficoltoso l’aggancio della pinza dello scuotitore con conseguente aumento di tempo raccolta.
In conclusione, in alta densità nel caso in cui non si possa usare la macchina scavallatrice, la raccolta tramite scuotitore risulta essere più efficace di quella a mano con abbacchiatori se si ha l’accortezza di allevare piante con un’altezza del tronco di almeno 70 cm per consentire un rapido aggancio della pinza.

BIBLIOGRAFIA: Samuele Crescenzi, Matteo Zucchini, Luca Gobbi, Davide Neri, Veronica Giorgi, – Università Politecnica delle Marche. V Convegno Nazionale dell’Olivo e dell’Olio)

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