Contributi in Friuli Venezia Giulia a chi investe sull’olivicoltura

Finanziamento alle imprese aderenti al Consorzio olio evo del Fvg
Economia
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Sviluppare la filiera, aumentare l’estensione degli appezzamenti a oliveto e far crescere il valore unitario della produzione lorda vendibile per ettaro. Sono gli obiettivi che la Regione Friuli Venezia Giulia si pone con il nuovo provvedimento adottato in linea con la legge regionale che ha inserito l’olivo fra i progetti di filiera. Si tratta di un finanziamento agevolato con remissione del debito fino all’80% che mira a dare risposte al fabbisogno di liquidità derivante da investimenti per la produzione di olive e per la commercializzazione e promozione dei prodotti che derivano dalla lavorazione delle stesse, realizzate per razionalizzare il completamento dei progetti di ripristino e sviluppo della coltura già avviate. Beneficiarie dell’aiuto economico sono quindi le micro, piccole o medie imprese che sono socie del Consorzio produttori olio evo del Fvg, costituitosi proprio a seguito della legge regionale

I finanziamenti sono concessi a fronte di spese relative all’acquisto di piante certificate, all’impianto di nuovi oliveti tradizionali o semi-intensivi, alla realizzazione di impianti di irrigazione, alle spese per la commercializzazione e promozione dei prodotti che derivano dalla lavorazione delle olive. È ammesso anche l’acquisto di macchinari e attrezzature da parte di consorzi o società consortile per un utilizzo condiviso tra soci.

Il Consorzio produttori olio evo Fvg, che accoglie ad oggi una ventina di imprese con 12mila piante, è nato nel giugno 2022. E in soli 15 mesi, nel settembre 2023, grazie alla prima linea contributiva attivata dalla Regione, ha tagliato un importante traguardo: inaugurare il frantoio nella sua sede, a Martignacco. 

“Ora, con questo secondo finanziamento, la Regione va a rafforzare ulteriormente lo sviluppo dell’olivicoltura, che conta oggi circa 500 ettari dedicati in tutto il territorio regionale, puntando a irrobustire il settore e ad aumentare la produzione – spiega il presidente del Consorzio, Bruno Della Vedova –. E’ una importante opportunità. Il Consorzio, come centro di trasformazione e commercializzazione, garantisce servizi partendo da alcune parole chiave: sostenibilità, qualità, innovazione e tracciabilità. E noi vogliamo essere un punto di riferimento in Fvg: siamo aperti a tutti i produttori che intendono trasformare le loro olive in un olio evo di alta qualità perché siamo convinti che lavorare insieme, e non da soli, può dare grandi risultati”.

Le domande di finanziamento e la valutazione favorevole all’erogazione dei finanziamenti da parte degli istituti di credito devono pervenire alla Direzione centrale Risorse agroalimentari, forestali e ittiche entro il 31 dicembre 2024.

Nella distribuzione territoriale della coltivazione dell’olivo, la superficie maggiore si trova in provincia di Udine (171 ettari; +4,9%), seguono Pordenone (51 ettari; +10,9%), Trieste (45 ettari; +2,3%) e Gorizia (33 ettari; +6,5%). Le varietà maggiormente prodotte sono la Bianchera, che rappresenta il 30% (originaria della località di San Dorligo della Valle) e poi le varietà Frantoio, Maurino, Pendolino e Leccino, che costituiscono il restante 70% e concorrono alla produzione dell’olio evo Dop “Tergeste”.

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