Mosca dell’olivo: le soluzioni per biologico e lotta integrata

Gli interventi contro il nemico numero uno degli olivicoltori
Tecnica e Ricerca
Views: 44K

di

La mosca olearia (Bactrocera oleae, Rossi 1790) è un insetto parassita appartenente alla famiglia dei Tephritidae, noto per il suo impatto negativo sull’olivo. È da sempre considerato l’insetto principale negli oliveti, a causa dei suoi danni sia diretti, come la caduta precoce delle olive, sia indiretti, come i difetti organolettici nell’olio d’oliva e la bassa resa produttiva. È uno degli insetti più studiati per il comportamento alimentare e la fisiologia, con l’obiettivo di trovare soluzioni efficaci per il suo controllo.

I danni provocati dalle larve della Bactrocera oleae influenzano negativamente i composti volatili dell’olio d’oliva. Le infestazioni della mosca olearia portano a un aumento di etanolo, ethyl acetato e ß-ocimene nell’olio, oltre a una diminuzione dei polifenoli totali.

Soluzioni ammesse in agricoltura biologica

Caolino: Il caolino è una polvere di roccia appartenente alla famiglia degli allumino-silicati. La sua funzione principale è quella di imbrattare la vegetazione, riducendo il carico di calore (heat stress) e le scottature (sunburn). Inoltre, crea una patina biancastra sulle olive, ostacolando l’attività della mosca olearia. Questo triplice effetto, a costi relativamente contenuti, permette di contenere le infestazioni con 1-2 trattamenti estivi, in base alla capacità imbrattante del prodotto e alle condizioni ambientali.

Zeolite: Anch’essa una polvere di roccia, la zeolite si distingue per la sua elevata capacità di scambio cationico (CEC) ed è costituita da alluminosilicati cristallini con strutture tridimensionali di [SiO4]4- e [AlO4]5-. In base alla composizione, viene definita chabasite-zeolite o clinoptilolite-zeolite. La zeolite forma un film protettivo sul filloplano, filtrando i raggi solari e riducendo il rischio di foto danneggiamento delle colture. Studi recenti evidenziano che la zeolite ha risultati migliori sulle caratteristiche chimico-organolettiche dell’olio d’oliva.

Beauveria bassiana (Naturalis®): È un insetticida/acaricida microbiologico a base del fungo B. bassiana, efficace contro diversi fitofagi, tra cui ditteri tefritidi e aleurodidi. Compatibile con gli ausiliari, non ha effetti indesiderati sui bombi e i pronubi. L’azione delle spore avviene per contatto e penetrazione biochimica, grazie alla produzione di enzimi chitinolitici. Efficace contro tutti gli stadi di sviluppo dell’ospite, agisce preventivamente contro la mosca olearia, impedendo la deposizione delle uova.

Piretro: È un insetticida di contatto utilizzato per ridurre la popolazione adulta della mosca olearia, come ad esempio Rabona®.

Cattura Massale (Attract & Kill): Questa tecnologia riduce drasticamente la popolazione adulta del parassita tramite trappole esche. Esistono varie tipologie di trappole con diversi prezzi e modalità d’uso, come trappole a forma di tronco-cono con bicarbonato d’ammonio e 1,7-dioxaspiro (5,5) undecano, trappole a bottiglia con liquido attrattivo, e trappole eco-trap® che utilizzano deltametrina. Per un’efficace cattura massale, è consigliato l’uso su grandi superfici, con almeno 1000 piante.

Sali di rame: Il rame è un fungicida tradizionale utilizzato per la sua azione di copertura e la strategia anti-resistenza ai patogeni. Sulla mosca olearia, ha un effetto batteriostatico, interferendo con i batteri simbionti della Bactrocera oleae (Erwinia d.). Può essere miscelato con caolino o zeolite, preferendo composti rameici ad alte percentuali per mantenere l’efficacia senza mascherare l’azione imbiancante delle polveri di roccia.

Spinosad: Ottenuto dalla fermentazione del batterio del suolo Saccharopolyspora spinosa, lo spinosad è un’esca proteica adulticida che attira i ditteri, portandoli a morte. Se ne usano 1-1,2 litri per ettaro disciolti in 4 litri d’acqua, applicando il trattamento su metà delle piante. Sono ammessi fino a 8 trattamenti annuali su olivo, con una cadenza di 7-10 giorni in virtù dei voli.

Soluzioni per la lotta integrata

La lotta integrata alla mosca olearia prevede il monitoraggio costante del fitofago tramite trappole cromotropiche innescate con feromoni o pannelli cromotropici senza innesco. Un controllo accurato richiede la dissezione di 100 olive per ettaro, prelevate da 50 piante, per verificare il grado di infestazione attiva (uova e larve di I^ e II^ età). Oggi, alle prime infestazioni (1-2%), si interviene con insetticidi di sintesi a base di acetamiprid o il flupyradifurone.
Una ulteriore strategia di difesa è rappresentata dal connubio tra la molecola cyantraniliprole e un secondo prodotto a base di proteine idrolizzate che funge da esca attrattiva per gli adulti (Visarel® ). L’insetticida appartenente alla famiglia chimica delle antranilammidi, è dotato di una eccellente attività nel controllo di numerosi insetti come i ditteri, lepidotteri ecc. Tale strategia va usata alle prime infestazioni della mosca per un massimo di 3 applicazioni annue a distanza di 7-14 gg in virtù delle catture.

Molte delle strategie di lotta ammesse in agricoltura biologica si integrano bene con le strategie di lotta integrata e non ne escludono l’utilizzo.

In conclusione, un approccio integrato e sostenibile alla gestione della mosca olearia è fondamentale per garantire la salute degli oliveti e la qualità dell’olio prodotto, salvaguardando al contempo l’ambiente e la biodiversità.

www.thomasvatrano.com

Sfoglia gratuitamente L’OlivoNews cliccando qui.

Per rimanere sempre aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter qui!

Iscriviti alla nostra newsletter!

Tags: biologico, homas Vatrano, in evidenza, lotta integrata, mosca dell0olivo

Potrebbe piacerti anche

Olio di oliva, le quotazioni settimanali: 30 agosto 2024
Olio di oliva, le prime stime: l’Italia scende dal secondo al quinto posto

Potresti leggere