Pieralisi rafforza in la propria presenza in Spagna anche nel settore della ricerca, ampliando gli obiettivi dell’accordo con l’Università di Jaèn (UJA), una delle istituzioni più importanti del paese iberico.
Oltre a consolidare la collaborazione per lo sviluppo di soluzioni innovative in ambito olivicolo-oleario – di cui l’ateneo di Jaèn è un centro di eccellenza mondiale – saranno avviati infatti anche studi condivisi sul riciclaggio delle acque e sulla separazione dei componenti nell’industria agroalimentare, vale a dire altri due altri settori in cui si indirizza il core business della multinazionale con sede a Jesi.
“Pieralisi, partner privilegiato”
L’accordo è stato sottoscritto a Jaèn tra il rettore dell’Università, Nicolàs Ruiz, e l’amministratore delegato della Pieralisi, Aldino Zeppelli. Durante l’incontro Nicolás Ruiz ha indicato che per l’ateneo “la Pieralisi è un partner privilegiato”, con il quale ha già collaborato in diverse azioni, in particolare attraverso l’istituzione della Cattedra Pieralisi-UJA, il centro studi che si occupa del mondo dell’olio per proporre sempre nuove strategie innovative.
Nel darne notizia ai media spagnoli, il rettore ha sottolineato che questa collaborazione mira a rafforzarsi in un settore – quello della sostenibilità ambientale – in cui l’Università è “particolarmente forte e può apportare le sue conoscenze mettendole a disposizione delle multinazionali”. Nello specifico, ha fatto riferimento a diverse linee “emergenti” come il riciclaggio e la purificazione dell’acqua, l’utilizzo e la separazione di alcuni componenti nell’industria agroalimentare, il raggiungimento di una maggiore efficienza nell’estrazione di olio o biogas, nonché l’utilizzo di sottoprodotti e nell’economia circolare, “dove l’Università di Jaén ha un forte potenziale nello sviluppo e nel trasferimento delle conoscenze”.
Più servizi, più vicino ai clienti
Da parte sua, Aldino Zeppelli ha evidenziato che, proseguendo ed ampliando la collaborazione che Pieralisi intrattiene con questo centro di ricerca, “inizia una incredibile fase per lo sviluppo di una nuova collaborazione con l’Università che si affianca all’obiettivo di rafforzamento dell’azienda nella penisola iberica”. È stato ricordato che in Spagna – che produce quasi la metà dell’olio di oliva nel mondo – gli impianti Pieralisi sono presenti in quasi 1.000 dei 1.800 frantoi esistenti e che lo stabilimento Pieralisi di Jaèn sarà oggetto di un programma di investimenti per consentire di sviluppare la produzione di macchinari, in aggiunta agli altri servizi già assicurati alla clientela. Una scelta nell’obiettivo di rafforzare i centri prossimi al punto di utilizzo delle macchine Pieralisi nel mondo, ma che non scalfirà il ruolo del quartier generale di Jesi dove si continuerà anzi ad attrarre, trattenere e sviluppare competenze di eccellenza.
All’incontro erano presenti anche il direttore di Pieralisi per Spagna e Portogallo, Rodrigo Jaén; il vicerettore per la Ricerca e il Trasferimento delle Conoscenze dell’Università di Jaén, María Victoria López Ramón; nonché il professor Juan Antonio Parrilla, direttore della Cattedra di Studi Economici e Storici Pieralisi-UJA.