Anche gli olivicoltori hanno la loro Santa patrona, ecco chi è

L'8 ottobre si celebra la festività della giovane martire cristiana che da 13 anni è riconosciuta come la protettrice degli olivicoltori. Scopriamo perché!
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Forse non tutti sanno che gli olivicoltori hanno un santo patrono. O meglio una Santa patrona che si celebra oggi, 8 ottobre. Si tratta di Santa Reparata, con attribuzione ufficiale nel 2012 da parte del vescovo di Verona, Giuseppe Zenti.

E non è un caso se l’antico proverbio – “A Santa Reparata ogni oliva è inoleata”  – da secoli scandisce il tempo della raccolta in molte zone olivicole italiane. L’8 ottobre coincide, infatti, con il momento in cui il frutto dell’olivo raggiunge il giusto grado di maturazione per la spremitura. E con l’indicazione di questa Santa come patrona, si è in sostanza trasformato un proverbio agricolo in un riferimento spirituale e identitario.

Ma chi era Santa Reparata? Si tratta di una giovane cristiana, martirizzata nell’anno 250 durante le persecuzioni dell’imperatore romano Decio, venerata in numerose città europee, come Atri, Firenze, Nizza, Casoli e Teano. In ognuna di esse il suo culto si è intrecciato con eventi storici, architetture sacre e leggende popolari.

Ad Atri fu proclamata patrona nel 1353 come simbolo di pace dopo le lotte tra guelfi e ghibellini; a Firenze, la sua intercessione sarebbe stata decisiva contro l’assedio degli Ostrogoti nel 406 d.C.; a Nizza, secondo la tradizione, il suo corpo fu trasportato dagli angeli fino alla Baia degli Angeli.

La diffusione del suo culto testimonia la forza evocativa della figura di Reparata, giovane, coraggiosa, martire, ma anche protettrice della rinascita, della fertilità e della speranza.

Non sorprende, dunque, che il suo nome associato alla maturazione dell’oliva, frutto simbolo di pace, salute e civiltà mediterranea.
Il riconoscimento del patronato ha rafforzato il legame tra fede e agricoltura, valorizzando il lavoro olivicolo come vocazione e patrimonio culturale. In un tempo in cui il settore affronta sfide climatiche, economiche e sociali, il richiamo a una figura spirituale diventa occasione di coesione, identità e speranza condivisa.

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Tags: in evidenza, olivicoltori, Santa Reparata

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