Durante l’invaiatura delle olive, è fondamentale prestare attenzione all’uso dei prodotti fitosanitari, come insetticidi e fungicidi, per garantire la salute delle piante e la qualità dell’olio prodotto. Ogni trattamento deve essere eseguito nel rispetto dei tempi di carenza indicati nell’etichetta e ottenuti da studi condotti dalle aziende produttrici di fitofarmaci, che determinano il periodo in cui il prodotto si degrada sino a livelli accettabili.
Autorità come l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare in Europa (EFSA) valutano i dati di questi studi di residui e stabiliscono i tempi di carenza per ogni prodotto e coltura, che sono indicati sulle etichette dei prodotti fitosanitari. Inoltre, sono determinate le dosi massime di residui (LMR) per i prodotti fitosanitari che possono essere presenti negli oli, stabilite per garantire che i residui chimici presenti siano sicuri per il consumo umano e sono espressi in milligrammi di sostanza attiva per chilogrammo di prodotto vegetale (mg/kg).
Il Regolamento CE 396/2005
Il Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio stabilisce i limiti massimi di residui (LMR) per i prodotti fitosanitari negli alimenti. L’articolo 20 di questo regolamento riguarda specificamente i LMR applicabili ai prodotti trasformati e/o compositi. Secondo questo articolo, i LMR per i prodotti trasformati devono essere calcolati sulla base dei LMR dei prodotti grezzi corrispondenti, utilizzando un fattore di trasformazione (Pf).
Questo fattore indica come i residui di fitofarmaci cambiano durante il processo di trasformazione del prodotto.
Fattore di trasformazione per l’olio di oliva
Attualmente, il valore di trasformazione (Pf) per l’olio di oliva è generalmente considerato pari a 1, il che significa che la concentrazione dei residui di fitofarmaci non cambia durante il processo di trasformazione delle olive in olio.
Tuttavia, è importante notare che questo valore può variare a seconda del fitofarmaco specifico e delle condizioni di trasformazione.
Al momento, vi è una certa variabilità nei dati disponibili, e ulteriori studi potrebbero fornire informazioni più precise.
Conoscere i tempi di carenza e applicarli correttamente è indispensabile per garantire la sicurezza alimentare in un mercato sempre più attento a sostenibilità e certificazioni di qualità. Infatti, i tempi di carenza rappresentano il periodo minimo che deve trascorrere tra l’ultimo trattamento con un fitofarmaco e la raccolta del prodotto agricolo, permettendo così che i residui del fitofarmaco si degradino a livelli sicuri per il consumo umano.
Un esempio: se un fitofarmaco ha un LMR di 0.01 mg/kg per l’olio extra vergine d’oliva e un tempo di carenza di 14 giorni, significa che, dopo 14 giorni dall’ultimo trattamento, i residui del fitofarmaco nell’olio non dovrebbero superare 0.01 mg/kg, garantendo così la sicurezza del prodotto.
Le sostanze attive utilizzabili da settembre a novembre
Insetticidi adulticidi
– Deltametrina (esempio: Decis Evo – Deltrin – Deltagri – Dorotrin® 25 EC), piretroide sintetico ha rapidità d’azione e efficacia contro molti insetti dannosi.
Residui su olive: residui possono essere rilevati sulle olive trattate, ma rimangono entro i limiti massimi di residuo (LMR) stabiliti dalla legge, rendendo il prodotto sicuro per il consumo.
Residui nell’olio di oliva: la sua natura lipofila (affinità con i grassi) può far sì che una piccola quantità si trasferisca nell’olio, ma non a livelli pericolosi.
Degradazione: si degrada relativamente velocemente sotto l’azione della luce solare e degli agenti atmosferici, contribuendo a ridurre i residui nel prodotto finale.
Tempo di Carenza: 14 giorni.
Dosi massime di residui (LMR): 0.01 mg/kg
– Lambda-cialotrina (esempio: Kaimo® Sorbie): è un piretroide sintetico ad ampio spettro.
Residui su olive: possono essere rilevati sulle olive trattate, ma rimangono entro i limiti massimi di residuo stabiliti dalla legge.
Residui nell’olio di oliva: la sua natura lipofila, che le consente di aderire ai grassi, potrebbe favorire un leggero trasferimento nell’olio, ma sempre entro i limiti legali stabiliti per garantire la sicurezza alimentare.
Degradazione: è stabile ma si degrada rapidamente alla luce e agli agenti atmosferici.
Tempo di carenza: 14 giorni.
Dosi massime di residui (LMR): 0.01 mg/kg
– Piretro (esempio: Biopiren Plus; Piretro Actigreen; Piretro Verde): insetticida ottenuto dai fiori essiccati di Tanacetum cineralifolium (crisantemo).
Residui su olive: lascia residui minimi sulle olive, grazie alla sua rapida degradazione.
Residui nell’olio di oliva: la sua natura lipofila può concentrarsi nell’olio di oliva, ma i residui sono generalmente molto bassi se i tempi di carenza sono rispettati.
Degradazione: è fotolabile, questo lo rende particolarmente adatto per l’uso in agricoltura biologica, poiché non lascia residui persistenti.
Tempo di carenza: da 1 a 3 giorni.
Dosi massime di residui (LMR): 0.01 mg/kg
Insetticidi adulticidi e ovo-larvicidi
– Acetamiprid (Esempio: Epik SL – Kestrel insetticida sistemico appartenente alla famiglia dei neonicotinoidi, ampiamente utilizzato in olivicoltura per il controllo della mosca dell’olivo e altri parassiti dannosi. Grazie alla sua capacità di agire su larve e adulti, è efficace nel prevenire danni significativi alla produzione.
Residui su olive: residui di acetamiprid possono essere rilevati sulle olive trattate, ma rimangono entro i limiti massimi di residuo (LMR) stabiliti dalle normative europee, garantendo la sicurezza del prodotto per il consumo umano.
Residui nell’olio di oliva: anche nell’olio extravergine di oliva, i residui di acetamiprid sono stati rilevati, ma sempre entro i limiti legali. Questo fa sì che l’acetamiprid non rappresenti un rischio significativo per i consumatori.
Degradazione: l’acetamiprid è noto per la sua rapida degradazione, che contribuisce a ridurre i residui nel prodotto finale. Questa proprietà lo rende adatto per l’utilizzo in pratiche di agricoltura integrata.
Tempo di carenza: 7 giorni per il Kestrel e 21 giorni per l’Epik SL.
Dosi massime di residui (LMR): 0.01 mg/kg
– Flupyradifurone: principio attivo del Sivanto Prime, insetticida sistemico specificamente sviluppato per il controllo della mosca dell’olivo e altri insetti nocivi.
Residui su olive: possono essere rilevati sulle olive trattate, ma rimangono entro i limiti legali, rendendo sicuro il consumo delle olive.
Residui nell’olio di oliva: sono stati rilevati residui di flupyradifurone, ma a livelli che non superano i limiti legali.
Degradazione: il flupyradifurone ha un buon profilo di degradazione.
Tempo di Carenza: 14 giorni.
Dosi massime di residui (LMR): 0.02 mg/kg
Adulticidi utilizzati in esca alimentare
– Spinosad (esempio: Spintor Fly): è un insetticida biologico derivato da un batterio naturale del suolo (Saccharopolyspora spinosa).
Residui su olive: i residui di spinosad possono essere rilevati sulle olive, ma rimangono entro i limiti legali, garantendo la sicurezza del consumo umano.
Residui nell’olio di oliva: anche nell’olio extravergine di oliva, i residui di spinosad sono stati rilevati, ma le concentrazioni sono sempre al di sotto dei limiti consentiti.
Degradazione: ha una rapida degradazione.
Tempo di carenza: Il tempo di carenza dello spinosad è generalmente di 7 giorni, rendendolo una scelta adatta per trattamenti vicini alla raccolta, purché venga rispettato questo intervallo.
Dosi massime di residui (LMR): 0.02 mg/kg
– Cyantraniliprole: è presente nel prodotto Exirel® Bait, un insetticida utilizzato principalmente per il controllo della mosca dell’olivo (Bactrocera oleae), può essere utilizzato in combinazione con Visarel®, esca proteica attrattiva per la mosca.
Residui su olive: i residui sulle olive trattate rimangono entro i limiti di legge.
Residui nell’olio di oliva: residui sono stati rilevati, ma le concentrazioni sono sempre al di sotto dei limiti legali.
Degradazione: ha un buon profilo di degradazione.
Tempo di Carenza: 14 giorni
Dosi massime di residui (LMR): 0.01 mg/kg
Larvicidi
– Beauveria Bassiana (esempio Naturalis Biogard): noto per essere un fungo entomopatogeno efficace contro molti insetti parassiti. Per questo prodotto non ci sono LMR specifici stabiliti, poiché è un fungo naturale utilizzato come bioinsetticida e considerato sicuro per l’uso in agricoltura biologica.
Funghicidi
– Prodotti Rameici (solfato di rame, ossiclorururo di rame, idrossido rameico): sono ampiamente utilizzati in olivicoltura.
Residui su Olive: I residui di rame possono essere presenti sulle olive trattate, ma rimangono entro i limiti massimi di residuo (LMR) stabiliti dalla legge, garantendo la sicurezza per il consumo umano.
Residui nell’Olio di Oliva: Anche nell’olio extravergine di oliva, i residui di rame risultano molto bassi e non superano i limiti legali.
Degradazione: i prodotti rameici non sono assorbiti dai tessuti vegetali ma formano una barriera esterna sulla pianta, impedendo lo sviluppo di funghi e batteri.
Tempo di Carenza: generalmente di 20 giorni.
Dosi massime di residui (LMR): 5 mg/kg
– Zolfo: altro fungicida comunemente utilizzato, soprattutto in agricoltura
Residui su olive: i residui di zolfo sulle olive rimangono entro i limiti di sicurezza.
Residui nell’olio di oliva: per la sua natura chimica, non lascia residui rilevabili nell’olio di oliva.
Degradazione: si degrada facilmente e non è persistente.
Tempo di Carenza: generalmente di 5-7 giorni.
Dosi massime di residui (LMR): 50 mg/kg
– Bicarbonato di Potassio: generalmente, il bicarbonato di potassio non ha un LMR specifico stabilito, poiché è considerato sicuro e viene utilizzato anche come additivo alimentare.
– Bicarbonato di Calcio: simile al bicarbonato di potassio, il bicarbonato di calcio non ha un LMR specifico stabilito per gli stessi motivi di sicurezza.
Sostenibilità
Negli ultimi anni, è entrato nella gestione degli oliveti l’uso di biostimolanti e corroboranti, come i Saponi molli, l’Olio di neem e la Lecitina di soia, il Distillato di legno: non lasciano residui rilevabili nell’olio e sono facilmente degradabili.
Anche le Polveri di roccia sono entrati nelle azioni di contrasto ai parassiti e come corroboranti, data la loro costituzione possono contenere nelle olive residui di metalli, come alluminio, silicio, rame; le olive vanno perciò lavate prima della molitura, così che gli eventuali residui negli oli rimangono molto bassi.
Conclusione
Gestire in modo consapevole l’uso degli agrofarmaci durante l’invaiatura dell’olivo è una pratica essenziale per mantenere alta la qualità dell’olio e garantirne la sicurezza alimentare. Oltre al rispetto dei tempi di carenza, l’introduzione di tecnologie innovative e l’adozione di prodotti fitosanitari a basso impatto ambientale possono fare la differenza, non solo per la sostenibilità del processo produttivo, ma anche per la valorizzazione economica del prodotto finale. In un mercato in cui la qualità e la sostenibilità sono sempre più apprezzate, scegliere un approccio integrato e responsabile può rappresentare la chiave del successo per i produttori di olio di oliva.
Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli