La Calabria dell’olio va di corsa: 50 milioni per olivicoltori e frantoi

Approvato il bando per sostenere la filiera olivicola-olearia della regione, con sostegni pari al 65% dell'investimento: domande a partire dal prossimo 15 ottobre. Ecco tutti i requisiti richiesti.
Economia
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Ha una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro il bando appena emanato dalla Regione Calabria per sostenere il rilancio del settore olivicolo-oleario. Lo prevede il Decreto Dirigenziale n. 13794 del 30 settembre 2025, che attiva l’intervento “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole del comparto olivicolo” nell’ambito del Complemento Strategico Regionale della PAC 2023-2027, assicurando un sostegno del 65% sulla spesa ammissibile. Una bella notizia per la seconda regione in Italia a vocazione olivicola dopo la Puglia, da cui peraltro quest’anno è attesa una più che buona produzione di olio.

La misura si inserisce nel Piano d’azione regionale per il rilancio dell’olivicoltura, approvato a inizio anno, e rappresenta una delle azioni più rilevanti della PAC in Calabria. L’iniziativa mira a favorire l’aggregazione tra produttori, a sostenere la meccanizzazione delle colture, a modernizzare i frantoiridurre i costi produttivi e ad aprire nuove prospettive di mercato, rafforzando la competitività dell’olio calabrese sui mercati nazionali e internazionali. I 50 milioni di risorse comunitarie saranno gestite da ARCEA, l’organismo pagatore regionale.

Chi può partecipare

I beneficiari sono imprenditori agricoli singoli o associati, comprese cooperative e organizzazioni di produttori del comparto olivicolo. Le domande individuali richiedono il possesso di almeno 2 ettari di superficie olivicola. I progetti collettivi devono viceversa garantire una superficie minima di 50 ettari, con un impegno formale tra i partecipanti.

Restano escluse le imprese con una produzione standard inferiore a 12.000 euro annui e quelle che hanno ancora in corso progetti PSR non conclusi.

Gli investimenti ammessi

Il ventaglio degli investimenti finanziabili è ampio e strategico per modernizzare il comparto:

  • nuovi impianti olivicoli intensivi e ad alta densità;
  • espianto e reimpianto di oliveti;
  • riqualificazione e valorizzazione di impianti secolari;
  • innovazioni tecnologiche nei frantoi aziendali (tecnologie a basse temperature, ultrasuoni, sistemi ad alto vuoto, recupero sottoprodotti);
  • attrezzature per potatura e raccolta, imbottigliamento e trasformazione;
  • interventi per la tutela del suolo e la gestione sostenibile delle risorse idriche;
  • soluzioni digitali (droni, sensori, sistemi satellitari, e-commerce, DSS per gestione irrigua e colturale).

Sono escluse invece le spese per trattrici, animali, fabbricati, terreni oltre i limiti previsti e nvestimenti di mera sostituzione.

Importi e condizioni

frantoio-oleario

Spesa minima: 20.000 euro per domande individuali, 200.000 euro per progetti associati.
Spesa massima ammissibile: 300.000 euro per singole aziende, 3 milioni di euro per progetti collettivi.
Le sovvenzioni possono coprire sia costi reali che costi standard, in base ai prezzari regionali e nazionali. Gli investimenti devono essere avviati solo dopo la presentazione della domanda, salvo attività preparatorie nei sei mesi precedenti.

Tempistiche

Le domande di sostegno potranno essere presentate dal 15 ottobre al 15 dicembre 2025, esclusivamente tramite i canali indicati dall’Avviso pubblico. Leggi il bando completo cliccando qui.

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Tags: Calabria, Frantoi, in evidenza, olio di oliva, olivicoltura

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