Gualdo Cattaneo, 12 frantoi nel segno del ricambio generazionale

Il press tour durante il riuscitissimo evento "Sapere di pane, sapore di olio"
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di Donatella Binaglia

L’evento “Sapere di pane, sapore di olio” , andato in scena lo scorso fine settimana a Gualdo Cattaneo ha portato sulle colline di questo bellissimo borgo giornalisti appassionati dell’oro verde, pronti a raccontare un territorio pennellato dal verde dell’oliva e dall’argento delle foglie. Un tour che ha visto i partecipanti toccare con mano l’arte della molitura, con i profumi intensi che sprigiona l’oliva mentre diventa olio extravergine di oliva DOP.

Il tour organizzato dal Comune di Guado Cattaneo, al quale hanno partecipato il sindaco Enrico Valentini e alcuni assessori, ha visto giornalisti di testate locali e nazionali partecipare alla giornata che si è chiusa con il convegno ‘L’olio in pillole’.

Il frantoio Neri, oggetto di un finanziamento PNRR, ha un potente macchina che può arrivare a molire più di 25 quintali di oliva, è gestito a livello familiare e propone un olio di qualità, risultato di una coltivazione, priva di ausili chimici e che gode di una lavorazione artigianale, che parte dalla raccolta a mano del frutto ancora verde, per arrivare alla sua spremitura e, infine, all’estrazione.

Il frantoio Mattioli di San Terenziano è guidato da un giovane appassionato, ragazzo atipico che a cui piace fare questo mestiere e la cui passione trascende il valore economico del suo olio. “Ancora non è un periodo di grande afflusso nei frantoi – ci spiega l’agronoma Angela Canale – perché la pioggia ha fermato la raccolta, ma tutto è pronto per accogliere una stagione che darà molto olio di grande qualità”.

La tappa al frantoio Clerici, oltre alla possibilità di alloggio, propone un assaggio di prodotti legati al territorio come l’humus di ceci e la bruschetta con i funghi, tutto condito con ottimo olio di spremitura verde inteso dal sapore di muschio.

“Abbiamo cercato di fare del viaggio nei frantoi durante la molitura una best practice – ha detto il sindaco Enrico Valentini – credendo fortemente nel turismo dell’olio che a Gualdo Cattaneo porta il 5% dei pernotti; si comincia con l’educare il turista ad un viaggio esperienziale attraverso l’olio e il suo utilizzo, ingrediente esaltatore di piatti semplici come bruschette e cereali passati. I frantoi gualdesi sono 12 e rappresentano un’eccellenza, oggi sono gestiti da giovani che hanno studiato e preso in mano le aziende di famiglia dando un volto nuovo al territorio e legando la tradizione all’innovazione. Questo ha reso Gualdo Cattaneo primo comune dell’Umbria in rapporto alla popolazione come imprenditoria giovanile agricola, secondo quanto emerso da uno studio di Cna”.

Il frantoio diventa rosa quando alla guida, da più generazioni, c’è una donna come Irene Monelli. Attivo da oltre 70 anni, produce olio extra vergine 100% Umbro dal 1952. Il metodo con cui viene prodotto l’olio si avvale di una pressa idraulica, che impiega un’ora e mezza per spremere l’oliva ad una pressione di 400 atmosfere.

A chiudere la giornata di Sapere di pane sapore di olio il convegno ‘L’olio in pillole’, a cui hanno partecipato: Roberto Morroni – assessore regionale politiche agricole e agroalimentari, Paolo Morbidoni – presidente dell’Associazione Strada dell’olio extravergine d’oliva Dop Umbria, Angela Canale – presidente del movimento Turismo dell’Olio, Luciano Cadelano – tutolare di Simplement Argan di Gualdo Cattaneo, Pietro Stella – direttore distretto sanitario di Foligno, Andrea Boni – medico specialista in Urologia e Andrologia, moderati dal direttore di OlivoNews Francesco Cherubini.

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Tags: Gualdo Cattaneo

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