Attenzione ai tempi di carenza prima di raccogliere le olive!

I giorni necessari agli agrofarmaci per non essere nocivi all'uomo
AIPO
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Ancora un mese e aprirà gran parte dei frantoi. Negli oliveti, però, si stanno ancora eseguendo interventi a contrasto della Mosca delle olive, dell’Occhio di pavone o della Lebbra delle olive. Proprio per questo, l’attenzione dell’olivicoltore va rivolta a rispettare i “tempi di carenza” prima della raccolta delle olive, chiamati pure “intervalli di sicurezza” .Questa durata di tempo sta a significare i giorni che, obbligatoriamente, devono intercorrere da quando è stata eseguita la distribuzione dell’agrofarmaco e il momento della raccolta delle olive. Ad indicare questa durata è l’etichetta del prodotto e sarà diversa secondo il composto chimico o biochimico utilizzato per il contrasto della malattia parassitaria presente nell’oliveto.

Le sostanze attive e i coadiuvanti che compongono l’agrofarmaco, durante questo intervallo di tempo, hanno la possibilità di agire prima in maniera dannosa nei confronti del parassita, poi di subire una loro degradazione da parte della pianta d’olivo, che ne cambierà la conformazione chimica in maniera da non produrre effetti dannosi all’organismo umano. Questi processi di degradazione a carico degli agrofarmaci, che avvengono all’interno della pianta d’olivo e dell’oliva, si attuano grazie all’azione di enzimi, presenti nei tessuti e nelle membrane cellulari del vegetale, che sono in grado di favorire e accelerare una loro ossidoriduzione, ossia una reazione di combinazione con l’ossigeno, tale che si trasformano in sostanze più semplici, che possono essere o utilizzate o eliminate dalla pianta stessa.

Per alcuni agrofarmaci, un’azione importante la svolge anche la luce solare, che è in grado di convertire le molecole chimiche sintetizzate riducendole in parte nei suoi costituenti iniziali o trasformandole in composti più semplici e più usufruibili da parte della pianta. La pianta ha anche altre possibilità di elaborare e degradare i prodotti fitosanitari, attuando loro delle idrolisi, idratazioni, coniugazioni, condensazioni o isomerizzazioni; ma qualunque sia il meccanismo che è impiegato, l’oliva non deve essere staccata dall’albero, altrimenti tutte queste reazioni non si attueranno nel suo interno.

Il tempo di carenza dell’agrofarmaco è calcolato tenendo conto oltre che della sostanza attiva anche dei coformulati presenti, delle caratteristiche delle piante coltivate, dei fattori climatici, delle condizione dei suoli, con l’aggiunta di un congruo margine di sicurezza.
Se sono rispettate le prescrizioni dell’etichetta, sarà garantita al consumatore un’esposizione accettabile e senza conseguenze per la salute di eventuali residui del fitofarmaco, che potrebbero rimanere nell’oliva e essere trasferiti all’olio, rimanendo entri i Limiti Massimi di Residui (LMR) stabiliti per legge, normalmente sono espressi in mg/kg, ovvero milligrammi di sostanza in un chilogrammo di prodotto agricolo o come parti per milione (ppm). L’agrofarmaco, infatti, potrebbe anche non essere degradato completamente, per cui rimarrebbero sue tracce o suoi i metaboliti, ossia prodotti intermedi oppure dalla combinazione di entrambi.

Per facilitare il compito degli olivicoltori, considerato che si ha disposizione un arco di tempo ancora sufficiente, si riporta un elenco di agrofarmaci utilizzati in questo periodo, per la Mosca delle olive e parassiti fungini, con i tempi di carenza, certamente non completa di tutti i prodotti in commercio, ma tale da dare un’immagina di massima dei possibili intervalli di sicurezza da rispettare prima della raccolta delle olive.
MOSCA DELLE OLIVE
Insetticidi

1. A base di Acetamiprid – EPIK SL– max 2 trattamenti – tempi di carenza 20 giorni
2. A base di Acetamiprid – KESTREL – max 2 trattamenti – tempi di carenza 7 giorni
3. A base di Deltametrina – DECIS EVO – max 3 trattamenti – tempi di carenza 7 giorni
4. A base di Flupyradifurone – Sivanto Prime – 1 trattamento – Tempi di carenza 14 giorni
5. A base di Piretro PYGANIC– tempi di carenza 2 giorni – per agricoltura biologica
Esche insetticide
1) a base di Cyantraniliprole – Exirel Bait – max 3 applicazioni – Tempi di carenza 7 giorni.
2) Spinosine – Spintor Fly- max 8 applicazioni – Tempi di carenza 7 giorni – per agricoltura biologica

OCCHIO DI PAVONE, LEBBRA 
Prodotti rameici
1. Poltiglia 20 WG Green Tempi di carenza 14 giorni
2. Cupravit Blu 35 WG Tempi di carenza 14 giorni
3. Cuproram 35 WG Blu Tempi di carenza 14 giorni
4. Rame Caffaro Blu WG Tempi di carenza 14 giorni
5. Coprantol 30 WG Tempi di carenza 14 giorni
6. Ossiclor 35 WG Tempi di carenza 21 giorni
Prodotti a base di Dodina
1. SYLLIT 544 SC – max 2 trattamenti – Tempi di carenza 7 giorni.
2. EFUZIN 400 SC max 2 trattamenti – Tempi di carenza 7 giorni.
3. VIC 400 SC – – Tempi di carenza 7 giorni
Bio fungicida
A base del batterio Bacillus subtilis, ceppo QST 713 – Serenade Aso, non ha tempi di carenza.
Bicarbonato di potassio
A base di Bicarbonato di potassio – mediamente si sospende il trattamento un giorno prima.

DIRETTORE AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli

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Tags: in evidenza, Lebbra, Mosca dell'olivo, Occhio di pavone, prodotti fitosanitari

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