Come migliora l’olio di oliva processato con il Protoreattore

Studio spagnolo conferma il maggiore contenuto di polifenoli
Tecnica e Ricerca
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I risultati del progetto Extraoil – condotto in Spagna dal centro tecnologico di ricerca Fundacion Tecnova insieme all’associazione di produttori Asaja Almeria – confermano come il Protoreattore Pieralisi garantisca un extravergine di qualità superiore, in presenza di una riduzione di consumi e di tempo.
Il Protoreattore Pieralisi, come noto, è l’innovativa macchina che rappresenta un unicum nella gramolatura: tramite un’azione meccanica e termica che si concentra in appena 70 secondi favorisce il processo di lacerazione dei frammenti di polpa di olive e la coalescenza. Lo studio, sviluppato nell’azienda agricola Oro del Desierto, situata nella suggestiva provincia spagnola di Almeria, ha permesso di valutare i parametri di processo del Protoreattore, confrontando i risultati in due campagne di produzione complete, così da verificare se, rispetto alle precedenti campagne, vi siano stati miglioramenti nel livello di produzione, nella qualità o sui risparmi dei costi.
“Il Protoreattore – si evidenzia dalla ricerca – sostituisce la gramola tradizionale, riducendo i tempi di questa fase, lavora ad alta pressione diminuendo il contatto con l’ossigeno. In queste condizioni si osserva una minore degradazione dei composti che formano l’olio di oliva, ottenendo come prodotto finale un olio extra vergine di oliva ad alto contenuto di polifenoli”. Il modello di Protoreattore utilizzato per l’occasione era integrato da uno scambiatore di calore che ha consentito di raffreddare o riscaldare la pasta a seconda delle esigenze. In considerazione delle caratteristiche della macchina, lo studio ha preso in esame i seguenti obiettivi: miglioramento della qualità del prodotto ottenuto, risparmi idrici, elettrici, perdite di olio.
I risultati ottenuti al termine delle due campagne sono stati i seguenti:
– l’uso del Protoreattore ha permesso di ottenere un miglioramento del processo sia dal punto di vista energetico che temporale, riducendo i costi;
– i valori di resa sono risultati più alti, con una minore perdita di contenuto di grassi;
– si osservano miglioramenti nella qualità dell’olio d’oliva ottenuto in termini di contenuto di polifenoli, pari ad un 8,5% in più, rendendolo così più sano e più ricco di antiossidanti;
– su acidità e perossidi non vi sono differenze rispetto al sistema di gramolatura tradizionale, così come nel contenuto di acido oleico.
Lo studio ha evidenziato inoltre come il Protoreattore Pieralisi possa essere adattato in qualsiasi oleificio già in funzione, senza la necessità di modificare significativamente le strutture esistenti e a un costo relativamente basso, ammortizzabile nell’arco di una o al massimo tre campagne olivicole, in base alle dimensioni del frantoio.

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Tags: in evidenza, Pieralisi, protoreattore

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