Concluso con ampio consenso dei partecipanti il Corso per tecnico di frantoio organizzato da Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole di Latina) e patrocinato dall’Acap (Associazione Capi panel riconosciuti).
Sono stati 23 i partecipanti, provenienti da ogni parte d’Italia, i corsisti tra frantoiani, agronomi, periti agrari, agrotecnici e assaggiatori di oli che hanno avuto la possibilità di conoscere le ultime innovazioni relative alla tecnologia e ai macchinari necessari per la corretta conduzione di un frantoio oleario, attraverso l’incontro con esperti di impiantistica olearia italiana e tecnici qualificati del settore.
“Fondamentale promuovere e diffondere conoscenze e competenze per il miglioramento delle caratteristiche organolettiche e la diversificazione del prodotto, in vista di un incremento continuo della qualità, della “distintività delle produzioni” e di una maggiore redditività (prezzo) nella filiera olivicola olearia” ha detto Luigi Centauri, presidente del Capol , ricordando come il format è quello indicato dal capo panel Giulio Scatolini, presidente di Acap.
Nel corso delle giornate si sono tenute anche lezioni sugli aspetti legati alla legislazione per la tenuta dei registri e per la gestione dell’etichettatura e sulle linee che regolano le strategie della comunicazione commerciale per la valorizzazione degli stessi oli. Infine, una particolare attenzione è stata rivolta al risparmio energetico.
Da segnalare l’apertura del corso che ha visto come relatore il prof. Maurizio Servili, un’autorità in materia di ricerca sugli oli di oliva, e la giornata conclusiva affidata a Beniamino Tripodi, punto di riferimento della Pieralisi nella divulgazione della migliore innovazione tecnologica applicata ai frantoi oleari.