“Vogliamo ribadirlo chiaro e forte: noi non siamo speculatori!” Inizia così una lettera inviata da Elia Pellegrino – presidente di AIFO, Associazione Italiana Frantoiani Oleari – a tutti i propri associati.
“La sola idea di questa accusa – prosegue la lettera – è offensiva e diffamatoria, ledendo la dignità e l’onorabilità di una intera categoria. Noi siamo imprenditori al servizio della filiera olivocola-olearia. Siamo anzi l’anello centrale della filiera. Attraverso i nostri frantoi passa molto più della metà dell’olio extra vergine d’oliva italiano che viene commercializzato nel mondo. Rischiamo ogni anno il nostro capitale, oltre alla nostra reputazione, per offrire un’eccellenza.
Abbiamo condiviso un percorso di concertazione all’interno del mondo olivicolo-oleario – continua la lettera del presidente dell’Aifo – con la creazione e l’attiva partecipazione ai lavori del FOOI, perché siamo imprenditori responsabili che ben comprendono il valore dell’unità, piuttosto che delle divisioni. Siamo l’anello centrale della catena e non saremo mai noi a sottrarci alle nostre responsabilità ma l’anello, se sottoposto a eccessive tensioni, si può spezzare. Sarebbe un dramma per l’intera filiera olivicolo-olearia.
Stiamo vivendo una campagna olearia particolarmente complessa e ho avuto modo di ricordarlo anche nel recente passato. Ci vogliono nervi saldi, sia a livello imprenditoriale che politico-associazionistico. La situazione di mercato, con basse produzioni e prezzi alti, purtroppo acuisce, anziché ridurre, le frizioni.
Non è intenzione né interesse del sottoscritto esacerbare gli animi o alimentare sterili polemiche. Come ho avuto modo di ribadire qualche giorno fa in un convegno a Bari, questa è anzi l’ora dell’unità, purché la si voglia tutti. E purché non ci siano figli e figliastri.
Non sono un uomo solo al comando. Oltre alla visione del sottoscritto – conclude Elia Pellegrino – il momento richiede che la presa di posizione della nostra Associazione sia forte ma soprattutto condivisa. Per questa ragione ho convocato un Consiglio di Amministrazione di Aifo per il prossimo 26 ottobre. In quella sede l’intero gruppo dirigente assumerà decisioni, e conseguenti deliberazioni, per far fronte alla difficile congiuntura. Di più a tutela della dignità e dell’onorabilità della categoria. A voi voglio garantire l’imperituro impegno del sottoscritto nel difendere i frantoiani italiani in ogni momento e in ogni sede, ben consapevole del ruolo che ci viene assegnato”.