Mosca dell’olivo e parassiti fungini, prime avvisaglie

Le condizioni climatiche favoriscono gli attacchi alle piante
AIPO
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Ripresa vegetativa in corso nel panorama olivicolo nazionale, a partire dalle piante dove sono state già eseguite le operazioni di potatura. E non deve sfuggire in questa fase l’attenzione su attacchi di insetti o patogeni. Se ne fa interprete, in maniera puntuale, il direttore di AIPO – ‘Associazione interregionale produttori olivicoli Enzo Gambin che spiega: “Abbiamo evidenza che si stanno registrando catture d’adulti di mosca su trappole da monitoraggio”.

La mosca dell’olivo

“Con queste condizioni climatiche – spiega il direttore – vale a dire con temperature ormai tra i 15 e i 18 gradi, unite alla giacenza di olive non raccolte, sono possibili, già da ora, delle ovideposizioni. Entro un mese, da queste uova potremo avere la formazione di una prima generazione primaverile di mosca. Per questo motivo – aggiunge Gambin – chi adotta trappole attract and kill a lunga persistenza, può già posizionarle, così da limitare la numerosità della popolazione”.

Altri batteri e parassiti

Quali altri attacchi sono possibili in questo periodo?
Le condizioni ambientali del periodo rendono possibili anche attacchi di occhio di pavone e cancri rameali, come pure il batterio della rogna dell’olivo, che consentono a questi patogeni di insediarsi nell’oliveto e iniziare i cicli di moltiplicazione, che potranno dar origine a più gravi infezioni dei mesi successivi. Un’adeguata protezione diventa fondamentale un intervento con prodotti rameici subito dopo le potature. Dove, storicamente, si sono registrate infezioni importanti d’occhio di pavone, se non si è ancora attuata la potatura, potrebbe diventare indispensabile effettuare un intervento anche prima dei tagli. Le temperature di periodo consentono anche l’utilizzo della dodina, che ha funzione preventiva e curativa“.

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Tags: batteri fungini, Gambin, in evidenza, Mosca dell'olivo

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