Mosca dell’olivo più aggressiva: come agisce, come contrastarla

Maggiori attacchi rispetto al 2022 secondo i modelli previsionali
AIPO
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Siamo nella terza decade di luglio, periodo nel quale la Mosca, già presente sul posto da alcuni mesi, inizia a deporre le uova sulle olive che hanno raggiunto la fase di indurimento del nòcciolo interno.
Stando ai modelli previsionali sulla presenza e pericolosità della Mosca dell’olivo in questo 2023 è previsto un aggravamento rispetto allo scorso 2022. Per questo è necessario porre molta attenzione per assicurare il mantenimento della produzione e la sua qualità, anche perché in quest’annata la carica delle olive è disomogenea e, in alcune zone, è pure limitata, il che porta ad avere che, a parità di popolazione ovideponente e in caso d’infestazione, le percentuali di danno sono più elevate.
In questo momento, dove negli oliveti si hanno temperature superiori ai 33°C la schiusura delle uova sembra più limitata. In alcuni casi, quando si hanno picchi di temperatura oltre i 35°C e minime di 26°C si hanno mortalità da caldo di giovani larve che si posizionano vicino alla parte più superficiale dell’oliva.

Nelle attività di controllo, le ferite dell’ovodepositore sono visibile all’esterno dell’oliva: si presentano come una piccola lesione triangolare di colore marrone. È visivamente difficoltoso, invece, identificare la presenza dell’uovo se non si ricorre a una buona lente d’ingrandimento o un binoculare.

Una volta che la mosca femmina ha deposto l’uovo, l’embrione, che è nel suo interno, impiega mediamente 2 – 3 giorni a svilupparsi e uscire come larva. In questo, molto dipende dalle temperature e dall’umidità.
Questa prima piccola larva si presenta quasi trasparente. Per evolversi all’interno dell’oliva, dovrà attraversare tre età (o stadi), poi diventerà pupa e sfarfallerà. La larva di prima età da trasparente assume una colorazione bianco-giallastra, in pochi giorni raggiunge una lunghezza di 1-2 mm, si trova collocata verso la parte più esterna della drupa, inserita in una piccola galleria di colore marrone chiaro. Raggiunta la seconda età, la larva prende una forma cilindrica, mantiene il colore bianco-giallastro, ha già un apparato boccale in grado di nutrirsi scavando una galleria verso l’interno dell’oliva e il suo corpo si allunga sino a raggiungere i 3-4 mm. Arrivata alla terza età, la larva ha una forma conica allungata, raggiunge i 7-8 mm di lunghezza allunga e allarga la galleria occupando la parte centrale della polpa. Lo stato finale della larva è quello di pupa, la quale si crea un foro d’uscita sull’oliva e sfarfalla in un nuovo esemplare di mosca.

Nel periodo estivo, con temperatura che possono raggiungere i 32-33°, ma che mediamente sono comprese tra i 28 – 30°, il ciclo della Mosca dell’olivo – da uovo a nuovo esemplare – si può conclude in 13-16 giorni. Arriva anche a 20 giorni con temperature più fresche, ma molto dipende dall’umidità interna all’oliva, dallo spessore della polpa e, sembra, anche dalla varietà dell’oliva.

Come prodotti attualmente a disposizione abbiamo:
A) esche attrattive adulticide:
– Spinosad, prodotto Spintor Fly, alla dose di 1-1,2 l/ha diluito in 4 lt di acqua.
Il prodotto va distribuito sul 50% delle piante presenti, la soluzione non deve essere nebulizzata, ma distribuita in gocce di 1-3 mm applicando una chiazza di bagnatura di circa 30-40 cm di diametro, controlla anche altri insetti parassiti dell’oliveto, è ammesso in agricoltura biologica.
Cyantraniliprole, Exirel Bait, costituita dall’esca attrattiva Visarel, dose 1,25 lt/ha + Exirel Bait, dose 75 ml/ha, ha azione di controllo anche nei confronti di lepidotteri, tripidi e coleotteri presenti nell’oliveto, non è consentito in agricoltura biologica.
B) Antideponenti, quali caolino, zeolite, calce o talco sotto forma di silicato di magnesio, tali prodotti hanno azione preventiva, vanno distribuiti sulla vegetazione e olive, per formare una barriera fisica, che consente di proteggerle da attacchi di insetti e funghi, oltre che una riduzione degli effetti del calore su foglie e olive. Con infestazioni in atto è però necessario ricorrere all’intervento larvicida. Il rame, grazie alla sua azione nel bloccare la simbiosi batterica, indispensabile per la nutrizione delle larve nelle loro prime fasi di vita, rimane sempre un fruibile principio attivo antideponente, consentito in agricoltura biologica e utile a contenere le popolazioni dei parassiti fungini, soprattutto l’Occhio di pavone, e batterici, come la Rogna dell’olivo.
C) Adulticidi – ovicidi – larvicidi danno risultati se impiegati nei primi stadi di sviluppo delle larve, inoltre hanno di limitazioni numeriche quanto a trattamenti annui.
Acetamiprid, Epik SL – Kestrel, agisce prevalentemente per ingestione, previa penetrazione nelle drupe grazie a proprietà citotropiche, sono autorizzati differenti formulati commerciali con specifici dosaggi, la maggior parte dei quali utilizzabili in strategia ovo-larvicida. L’uso del Kestrel sarebbe più adatto nei trattamenti di settembre per la sua carenza di soli 7 gg.
Flupiradifurone, Sivanto Prime 0,75 l/ha, ha proprietà sistemiche e citotropiciche, agisce per ingestione, sono disponibili più prodotti commerciali contenenti la sostanza attiva, con specifici dosaggi e utilizzabili a scopo ovo-larvicida.
Deltametrina, Decis Evo, agisce per contatto e ingestione, con ampio spettro di attività contro gli insetti nocivi, non è riportato nei disciplinari regionali di difesa integrata.

Unitamente a questi prodotti è possibile aggiungere biostimolanti e corroboranti, con azione di regolatori dell’evapotraspirazione e osmoregolazione, come la glicina betaina, il distillato di legno, gli estratti di alghe marine come Ecklonia maxima o Ascophyllum nodosum, che aiutano ad aumentare le prestazioni delle piante in condizioni di stress.

Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli

Tags: in evidenza, Mosca dell'olivo

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