Olio di oliva italiano o straniero? Non fa differenza tra i consumatori del Belpaese!

Dall'indagine di Coop Alleanza 3.0 di positivo c'è l'aumento delle vendite di bottiglie
Economia
Views: 86

Si acquista più olio extravergine a scaffale, ma che sia italiano, comunitario o extra Ue non fa così poi tanta differenza tra i consumatori del Belpaese. Lo evidenzia l’indagine compiuta da Coop Alleanza 3.0, una delle maggiori catene italiane della grande distribuzione organizzata, che ha raccontato i principali trend di acquisto dei soci e consumatori. Lo ha fatto dall’osservatorio dei suoi 350 negozi ubicati da Trieste a Lecce, passando per la via Emilia e scendendo lungo la dorsale adriatica.

Una pari e patta a scaffale

Nel corso del 2024, spiega Coop Alleanza 3.0 sono state vendute 5,5 milioni di bottiglie di olio extravergine d’oliva, di cui 2,9 milioni 100% italiano e 2,6 milioni da olive Ue/extra Ue. Praticamente una triste “pari e patta”. Appena più percettibile la differenza tra le bottiglie a marchio Coop: in questo caso 1,9 milioni sono state quelle 100% italiano acquistate dai consumatori e 1,3 milioni quelle con olive prodotte fuori dei confini nazionali. Interessante evidenziare come Coop tenga a valorizzare entrambe le tipologie di olio, ricordando in particolare i test effettuati nel 2024 da Altroconsumo dove, a proposito dell’olio extravergine di origine europea Coop, le analisi chimiche se le prove di assaggio da parte di panel di assaggiatori esperti hanno consentito di attribuire un punteggio complessivo di 77 su 100, insieme a brand storici del settore.

Crescono i condimenti a base di olio extravergine

Coop Alleanza 3.0 affronta poi un altro tema di particolare rilevanza: quello del condimento a base di olio extravergine di oliva. Come noto si tratta di un prodotto che diverse associazioni del settore olivicolo-oleario chiedono venga ben distinto in scaffale rispetto agli oli extravergini di oliva per non confondere il consumatore. Secondo la grande catena di distribuzione, il condimento a base di olio extravergine di oliva “sta diventando una tipologia di olio sempre più diffusa sul mercato, che permette abbinamenti originali e particolarmente gustosi, essendo particolarmente indicato per insaporire marinate di carne o pesce, bruschette, zuppe di legumi, formaggi a pasta dura oppure per insaporire ulteriormente una pizza o un piatto di pasta”. Complessivamente sono state vendute di questo prodotto quasi 70mila bottiglie.
Merita comunque di essere ricordato, che a fine 2024, Coop Alleanza 3.0 ha avviato una collaborazione volta a sensibilizzare i suoi soci e consumatori sull’importanza del sostegno alla ricerca che mira a verificare gli effetti benefici dell’olio extravergine di oliva (EVO) su determinate patologie. L’iniziativa, che ha coinvolto quattro dei principali produttori di olio EVO nazionali, ha supportato le attività di due associazioni, Nefros-Ambiente APS e la Fondazione Italiana Fegato Onlus (FIF) e ha consentito di erogare a ciascuna delle due 10mila euro da destinare allo studio delle malattie epatiche e nefrologiche.

Gli altri oli vegetali

E gli altri oli? Sulla base dell’indagine effettuata, nelle cucine degli italiani lo scorso anno hanno trovato posto 1,3 milioni di bottiglie di olio di girasole, di cui la metà a marchio Coop, seguito dall’olio di mais con più di 525mila bottiglie e quello di arachidi, di cui sono stati venduti 452 mila pezzi di cui oltre 360 mila a marchio Coop.

Per rimanere sempre aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter qui!

Iscriviti alla nostra newsletter!

Tags: Coop Alleanza 3.0, in evidenza, scaffale

Potrebbe piacerti anche

L’Italia si trova con quasi 200 mila tonnellate di olio di oliva

Author

Potresti leggere