È un dato forse scontato, ma che fa riflettere quello che giunge dal tradizionale report di Frantoio Italia con cui l’Istituto Repressione Frodi certifica ogni mese le giacenze di olio in Italia. Perché, guardando i dati al 31 ottobre dove pure i frantoi erano pienamente operativi ovunque, viene fuori che cinque regioni le quali, messe insieme, non arrivano al 5% della produzione nazionale, detengono oltre il 36% dell’olio presente oggi nei registri telematici. Sono nell’ordine la Toscana con oltre 41 mila tonnellate quando lo scorso anno ne aveva prodotte in tutto neanche 11.000, l’Umbria che si trova con 14 mila tonnellate a fronte delle 3.178 prodotte nella precedente campagna, la Liguria con 12.000 tonnellate a fronte delle appena 1.500 realizzate, l’Emilia-Romagna che si trova con oltre 6 mila tonnellate, rispetto alle 1.100 ottenute lo scorso anno a cui si aggiunge la Lombardia con 5.600 tonnellate quando lo scorso anno ne aveva realizzate appena 157. Insieme detengono circa 78.000 tonnellate rispetto alle 216 mila complessive, quando nella precedente campagna avevano prodotto poco più di 16 mila tonnellate di olio a fronte di un dato nazionale di 329 mila.
Segno evidente di come il mercato sposti da sud a centro-nord l’olio prodotto, al netto di quello acquistato in Spagna o negli altri mercati dell’Unione europea (pari a circa il 28% del totale oggi in giacenza). Estremamente ridotta, invece, la quantità di extravergine prodotta da paesi extra Ue e ancora conservata nei nostri serbatoi.
Va detto che, in fatto a giacenze, siamo ancora messi bene con le già dette 216 mila tonnellate complessive, vale a dire un +11% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (in Puglia la presenza più significativa con oltre 70.000 tonnellate e, restando al sud, Sicilia e Calabria rispettivamente con 20.000 e 19.000 tonnellate). I dati di novembre ci daranno indicazioni più precise sulla produzione complessiva e sullo stock disponibile in Italia tra nuova e vecchia produzione, Di certo il -30% di olio rispetto allo scorso anno, ipotizzato ad inizio campagna, probabilmente andrà rivisto in difetto.
Producono solo il 5% di olio, ma ne hanno in giacenza il 36%
Le cinque regioni del centro-nord che incidono sul mercato
Mercato alimentare in Italia
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