Prosegue mese dopo mese la vendita di extravergine italiano nei mercati e di conseguenza si conferma il calo delle giacenze nel report Frantoio Italia riferito al mese di settembre. Sulla base dei registri telematici (che sono pari a 21.328), l’Icqrf ha comunicato che le giacenze di Evo nazionale sono scese da 111.151 tonnellate di fine luglio a 87.183 tonnellate di fine settembre, per un complessivo -20%.
Tra gli extravergini (ben 165 mila tonnellate tra Italiano, Ue, extra Ue e blend in giacenza) l’olio nazionale resta quello che conferma il calo più significativo in quantità. Le giacenze complessive di olio di oliva sono pari a 215 mila tonnellate, di cui il 76% è rappresentato da extravergine ed il resto più o meno equamente suddiviso tra olio raffinato, olio di sansa e olio lampante (minimi gli oli vergini). Le giacenze maggiori si registrano in Puglia (32%), Toscana (19,7%), Calabria (9,1%) e Umbria (8,7%).
Dal report emerge che l’olio bio in giacenza è pari a 31 mila tonnellate, mentre le giacenze di oli Dop e Igp sono superiori ai 10 milioni di litri, di cui quasi la metà (il 48,1%) appannaggio di Terra di Bari.
Su base annua, le scorte di extravergine italiano sono maggiori del 34% rispetto al 30 settembre 2021, ovviamente a fronte di un maggior quantitativo prodotto nell’ultima campagna.