Olive, ecco i primi prezzi: si va da 110 a 130 euro a quintale

Previsioni e aspettative del presidente di Unapol Loiodice
Unapol
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“Gli olivicoltori hanno importanti aspettative per la prossima campagna. Ad oggi le indicazioni danno una quotazione che varia dai 110 ai 130 euro a quintale di olive. Un prezzo che non si registrava da tempo e che mi auguro possa essere mantenuto”.

Tommaso Loiodice, presidente di Unapol (nella foto), tra le principali associazioni di Op con 30 mila iscritti in tutta Italia, prefigura una raccolta che possa tornare a dare soddisfazione a quello che da sempre è considerato l’anello più debole della filiera olivicola-olearia.

Presidente Loiodice, che campagna ci aspetta?
“Parto dalla Puglia che è la principale regione per produzione, dove le previsioni sono più che buone, sia per quantità che per qualità, grazie al fatto che non si registrano significativi attacchi di mosca. Certo, l’eccessiva calura e l’assenza di acqua hanno costretto molti olivicoltori a ricorrere ad irrigazioni di soccorso nonostante le intense piogge primaverili. Un costo che si sperava di non dover sostenere”.

Altrove?
“Direi bene in Calabria dove lo scorso anno la produzione era stata bassissima e discretamente in Sicilia che registra un calo rispetto alla media storica, ma comunque con una produzione importante. Diverso il discorso nel centro Italia dove il calo è più marcato”.

Reggeranno questi primi prezzi indicativi sulle olive?
“Spero vivamente di sì, anche perché gli olivicoltori hanno registrato costi di produzione importanti e vedersi riconosciuto il giusto prezzo, come questo che oggi si attesta tra i 110 ed i 130 euro, sarebbe doveroso. Mi auguro che l’industria olearia abbia questa attenzione. E comunque vedremo la risposta del mercato: l’auspicio è che questo aumento dei prezzi non provochi una riduzione dei consumi”.

Un rischio possibile?
“Decisamente. Malgrado gli sforzi, non si è ancora compresa, da parte dei consumatori, l’importanza dell’utilizzo dell’olio extravergine rispetto ad altri grassi. Per questo sarebbe auspicabile anche una campagna istituzionale a livello governativo per ricordare i benefici salutistici che l’olio di olive di qualità garantisce”.

Insomma, l’olivicoltore deve avere più timore o più fiducia?
“Sono ottimista per natura, consapevole che, chi coltiva olivi, spesso ha un’azienda agricola con diversificazione produttiva che quest’anno ha pagato pegno con altre colture: penso all’uva da vino o da tavola, alle mandorle, al grano. Dal settore olivicolo stavolta si può ottenere una importante compensazione. E proprio a proposito di questo c’è da stare in guardia da un serio pericolo”.

Quale sarebbe?
“Che le maggiori quotazioni dei prezzi di olive non inducano la malavita e le organizzazioni criminali ad attività predatorie. I furti di olive non sono un mistero ed il rischio che possano aumentare è reale. Per questo come Unapol attiveremo azioni di sensibilizzazione coinvolgendo il Ministero dell’Interno, le Prefetture e le forze dell’ordine affinché vi sia un’attività di prevenzione efficace nei territori a forte vocazione olivicola”.

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Tags: in evidenza, Loiodice, prezzi olive al quintale, raccolta olive, Unapol

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