Italiano più della metà dell’olio di oliva consumato in Svezia

Studio spagnolo ha presentato scenari e prospettive di quel mercato
Economia
Views: 1K

L’olio d’oliva è la categoria di oli più venduta in Svezia, nonostante l’esistenza di alternative locali come l’olio di colza. Sebbene quest’ultimo abbia guadagnato popolarità nel mercato svedese, l’olio d’oliva continua a essere la scelta predominante tra i consumatori, registrando un aumento delle vendite negli ultimi anni, secondo uno studio condotto da ICEX Spain Exportation and Investment .
Il principale paese che soddisfa la domanda di olio d’oliva in questo mercato è l’Italia, con una quota di mercato del 50% in valore e del 54% in volume; seguono la Spagna, con una quota di mercato del 28% sia in valore che in volume, e la Grecia, con il 14% in valore e il 12% in volume.

Secondo l’ICEX, nei prossimi cinque anni si prevede una crescita graduale della domanda di olio d’oliva, con un aumento del 17% in valore e del 9,2% in volume, dovuto alla crescente tendenza verso un’alimentazione sana. Data questa domanda, ad avviso dell’istituto iberico sarà fondamentale distinguersi per prendere piede tra i consumatori: le principali tendenze puntano verso il segmento premium e la varietà dei sapori come strategie di differenziazione.

Per quanto riguarda la distribuzione dell’olio d’oliva in Svezia, vede dominanti grande distribuzione e negozi specializzati. Vi è una grande concentrazione e centralizzazione che caratterizza il settore dell’olio d’oliva in Svezia, nonché un forte legame e stretto rapporto che importatori e rivenditori mantengono con i fornitori.

Il modo più comune per accedere al mercato dell’olio d’oliva in Svezia è attraverso l’esportazione diretta tramite un importatore o un grande distributore, in quanto offre maggiore stabilità, opportunità di crescita e possibilità di consolidamento nel mercato, secondo lo studio, che aggiunge che questi fattori svolgono un ruolo fondamentale nell’intera catena distributiva.

Da evidenziare anche che in Svezia spicca la crescente domanda anche di olio di colza prodotto localmente, che è diventato il principale sostituto dell’olio d’oliva, insieme ad altri oli commestibili. In questo senso, il rapporto evidenzia la preferenza del consumatore svedese per i prodotti cosiddetti “km 0”, cioè quelli prodotti localmente per il loro minor impatto ambientale.

L’ICEX sottolinea che l’olio d’oliva non necessita di alcun adattamento al mercato, ma sottolinea che è importante tenere conto delle normative relative al confezionamento e all’etichettatura del prodotto. Queste normative richiedono che gli allergeni presenti, gli ingredienti e il contenuto siano specificati correttamente nella lingua ufficiale del paese, il che significa che devono essere tradotti in svedese.

Allo stesso modo, i consumatori sono sempre più esigenti e hanno una decisa propensione all’acquisto di prodotti naturali e di alta qualità. Di conseguenza, qualsiasi approccio che rafforzi questa direzione sarà più ricettivo nel mercato svedese e conseguirà una posizione più forte.

Sfoglia gratuitamente l’Olivo News cliccando qui

Per rimanere sempre aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter qui!

Iscriviti alla nostra newsletter!

Tags: mercati esteri, Svezia

Potrebbe piacerti anche

Liguria, nuovi tecnici esperti nella filiera olivicola-olearia
Macchine agricole, la congiuntura frena la crescita

Author

Potresti leggere