Gli oli, partire da quello di oliva sono – dopo il vino – il prodotto agroalimentare più controllato in Italia. Lo rileva l’Ispettorato Centrale della Tutela della qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) che ha diffuso i risultati dell’attività dello scorso anno: numeri rilevanti in fatto di controlli, sequestri e sanzioni, a dimostrazione di come quello dell’olio sia uno dei comparti più soggetti alle più svariate frodi. Un’attività importante e necessaria, a tutela dei tantissimi operatori corretti che vengono penalizzati non solo da una concorrenza sleale, ma dal danno d’immagine che certi episodi generano per l’intero settore.
Controlli e sanzioni in crescita
Ma andiamo ai numeri. I controlli nel settore degli oli sono stati complessivamente 8.673 (circa 200 in più rispetto all’anno precedente). Hanno interessato 5.270 operatori (contro i 4.741 operatori del 2022), di cui il 16,7% è risultato irregolare (in precedenza era stato il 15,5%). Relativamente ai prodotti sottoposti a controllo (9.504 rispetto ai 8.111 del 2022), irregolari ne è risultato l’11,9% (contro il 12,3%). Gli esiti analitici irregolari il 22,8% (rispetto al 14,4% dell’anno precedente).
Il tutto ha prodotto 16 notizie di reato, 1.163 contestazioni amministrative, 1.250 diffide e ben 71 sequestri (appena 29 erano stati nel 2022) per oltre 3 milioni di chili sequestrati per un valore commerciale di quasi 15 milioni di euro.
Tra i principali illeciti accertati: l’olio extravergine di oliva risultato di categoria inferiore all’analisi chimica e/o organolettica o, peggio, ottenuto miscelato con olio di semi; le violazioni delle norme di etichettatura; l’irregolare utilizzo di indicazioni facoltative; la mancata o irregolare tenuta dei registri telematici degli oli di oliva; la mancata o irregolare indicazione dell’origine geografica in olio extra vergine di oliva.
Le azioni di contrasto più significative
Queste le azioni salienti sul fronte del contrasto alle frodi dell’olio nel 2023
Giugno – Smantellamento di un’organizzazione dedita allo spaccio di olio di semi colorato con clorofilla e carotenoidi venduto come “olio extra vergine di oliva – 100% italiano”. Eseguiti sequestri sia presso il laboratorio clandestino, sia presso i 50 esercizi della ristorazione utilizzatori. In un’altra operazione dello stesso mese, a Foggia sequestrati 116.232 kg di olio extra vergine di oliva extra UE designati con l’origine italiana: valore della merce 820.000€.
Luglio – Nell’ambito dell’attività Olio Bio, sequestrati 83.400 kg di oli extravergini e vergini di oliva nonché oli di oliva del valore di 420.000€ senza alcuna documentazione giustificativa.
Settembre – Indagini sul commercio di olio di semi colorato con clorofilla e carotenoidi venduto come olio extravergine di oliva sull’intero territorio nazionale, con etichette riferibili a società inesistenti. Le indagini, tuttora in corso, coordinate da varie Procure della Repubblica, hanno coinvolto e portato al prelievo di 20 campioni di olio.
Ottobre – In Campania, sequestrati campioni di olio dichiarati blend di olio d’oliva e campioni di sughi pronti, destinati all’esportazione e contenenti invece olio di semi.
Novembre – In Piemonte, sequestrata una partita di olio extravergine di oliva UE di complessivi 22.320 kg, non giustificata dalla contabilità aziendale e dai registri ufficiali. Valore orientativo della merce 125.000€.
Sempre a novembre presso un’azienda del salernitano, sequestro penale di 550.000 kg di oli dichiarati di oliva, ma che in realtà erano un blend di oli vegetali. Il valore della merce sequestrata è di circa 250.000€. Sempre in provincia di Salerno prelievo di campioni di olio extravergine di oliva e campioni di oli vegetali e liquidi colorati impiegati per la produzione di olio sofisticato presso un operatore clandestino. Le analisi eseguite dal Laboratorio di Salerno hanno accertato la presenza di olio di semi nell’extravergine.
La presentazione del Report
Dal Report 2023 delle attività del Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) emerge che, complessivamente, nel 2023 sono stati effettuati 54.658 controlli totali, ispettivi e analitici. I controlli totali ispettivi e analitici Dop e Igp sono stati invece 15.796 e Bio 5.763. Le sanzioni irrogate sono state 2.204, per un importo di 21.418.395 euro.
“Ringrazio gli uomini e le donne che lavorano nell’Icqrf – ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale, Francesco Lollobrigida – per tutelare la qualità dei nostri prodotti. L’Italia è la Nazione più sicura che fa più controlli ed è anche per questo che emergono più contraffazioni rispetto a prodotti di grandi qualità, che sono quelli che produciamo noi. Devo dire che il nostro Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi del controllo qualità e repressione frodi è un’eccellenza da questo punto di vista”.
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