Sono andati esauriti nel giro di pochissimi giorni i posti riservati al corso di frantoiani per “responsabile esperto di frantoio” promosso da Regione Calabria e Arsac – Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese rivolto ad imprenditori e tecnici del settore.
Anzi, per rispondere alle numerosissime richieste pervenute, si è aumentato il numero degli iscritti da 25 a 30. Ma in tanti sono rimasti fuori, a dimostrazione di come questi corsi di formazione riscuotano grande interesse da parte degli operatori del settore. È questo il terzo appuntamento promosso in Calabria nel giro di pochi mesi, stavolta in programma a Cosenza dopo quelli tenuti in rapida successione a Vibo Valentia.
La scelta della Calabria
Rosario Franco, a cui si deve l’organizzazione di questi appuntamenti, ne evidenzia l’efficacia. “In passato – sottolinea – questi corsi non li faceva nessuno. Poi, su impulso dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, è stata opportunamente prevista l’attivazione di questi corsi, anche in ragione del fatto che il bando sull’ammodernamento dei frantoi oleari finanziato con i fondi del Pnrr, metteva nelle condizioni i frantoiani di rinnovare i propri impianti con macchinari ad alto contenuto tecnologico che necessitavano giocoforza una formazione a tutto tondo. Una proposta che ha riscontrato subito consensi da parte degli stessi frantoiani come dimostrano le richieste di partecipazione, a conferma della volontà di aggiornarsi e di crescere professionalmente”.
Le domande di partecipazione non provengono solo dalla Calabria, ma anche da Puglia, Sicilia e Campania. Del resto, il costo simbolico del corso – appena 100 euro – stimola certamente ed è un messaggio importante che la Regione e l’Arsac hanno voluto trasmettere: sulla formazione e sull’aggiornamento professionale: il settore pubblico deve garantire massima attenzione e disponibilità. E c’è da star certi che presto ne saranno organizzati di altri.
Formazione a tutto campo
Prova ne sia anche il livello dei formatori. “L’obiettivo fondamentale del corso – ricorda Rosario Franco – è fornire un percorso mirato ad accrescere le competenze nella gestione del frantoio. E dunque nei cinque giorni programmati a fine mese, i corsisti saranno messi nelle condizioni di potere valutare la materia prima, adottando gli opportuni correttivi dettati dalle moderne tecniche finalizzate alla produzione di olio di alta qualità, oltre a consentire loro di gestire le macchine controllandone la regolazione ed il funzionamento, in modo tale da garantire il prodotto richiesto nel rispetto della normativa vigente in materia di tutela dell’igiene, della sicurezza e della vigilanza ambientale. Non solo: grande attenzione viene data anche agli aspetti relativi alla valutazione della qualità organolettica degli oli attraverso l’analisi sensoriale, considerando che questa rappresenta un metodo per la certificazione della qualità. Inoltre, verranno fornite le basi per lo sviluppo del marketing aziendale sfruttando sia le potenzialità dei principali media che social network”.