Come anticipato in anteprima da L’Olivonews, il 3 maggio la Giunta Regionale della Puglia ha adottato l’atto dirigenziale N. 48 del Servizio Fitosanitario con cui autorizza l’impianto nella zona infetta dell’area delimitata a Xylella fastidiosa pauca, ad esclusione della zona in cui si applicano misure di contenimento, delle seguenti specie/varietà:
a) Olea europea (olivo) varietà Lecciana, verificata possedere caratteri di Resistenza a Xylella fastidiosa subspecie pauca;
b) Olea europea (olivo) varietà Leccio del Corno, verificata possedere caratteri di Tolleranza a Xf subspecie pauca;
c) Salvia rosmarinus (rosmarino), Cistus spp. (cisto), Myrtus communis (mirto), Rhamnus alaternus (alaterno), Laurus nobilis (alloro), Phillyrea latifolia (fillirea), Pelargonium spp. (geranio), in quanto anche se risultate suscettibili presentano una bassa frequenza di infezione e un rischio epidemiologico contenuto.
La Determina è stata adottata dopo aver acquisito il parere del Comitato Fitosanitario Nazionale che, nella seduta del 15 aprile 2024, ha valutato e ritenuto esaustiva la documentazione presentata dal Servizio fitosanitario della Regione Puglia, sia per la valutazione delle due varietà di olivo che delle succitate specie vegetali della flora mediterranea e/o ornamentali. Lo stesso Servizio Fitosanitario Nazionale, con nota prot. n° 0179664 del 19/04/2024, ha condiviso l’autorizzazione alla piantagione delle due predette cultivar di olivo, in quanto possono rappresentare una valida alternativa per ripristinare la capacità produttiva aumentando al contempo la biodiversità olivicola nella zona infetta dalla sottospecie pauca. Nello specifico il documento riporta “Le due cultivar di olivo: Lecciana e Leccio del Corno, risultano meno suscettibili delle cultivar suscettibili/altamente suscettibili a Xylella fastidiosa subspecie pauca come: Ogliarola salentina, Cellina di Nardò, Oliana o Arbequina”.
Per la varietà Lecciana, si sono riscontrate percentuali di infezione più simili a quelle riscontrate nelle cultivar già riconosciute resistenti (Leccino e FS17) e lo stato vegetativo delle piante infette non è apparso essere compromesso, pur non mancando, su un numero limitato di esemplari, lo sviluppo di lievi disseccamenti ascrivibili a Xylella fastidiosa. Per la varietà Leccio del Corno invece la percentuale di infezione è risultata molto elevata e prossima a quella rilevata nel caso di varietà suscettibili, senza tuttavia manifestare conclamati fenomeni di disseccamento.