Si è tenuto nei giorni scorsi a Bologna l’InfoDay del progetto CIRCOLIVE: “Competenze e strategie per una filiera olivicolo-olearia circolare e sostenibile”. L’evento è stato ospitato da R2B (Research To Business), il Salone Internazionale della Ricerca e delle Alte Competenze.
Coinvolti cinque paesi
ll progetto CIRCOLIVE – co-finanziato dal programma Erasmus+ e coordinato da Vakakis & Associates – mira a potenziare ed aumentare le competenze relative all’economia circolare nel settore dell’olio d’oliva in Grecia, Italia, Spagna, Portogallo e Croazia, promuovendo l’adozione di modelli dell’economia circolare per la valorizzazione degli scarti, dei sottoprodotti e dei co-prodotti della filiera olivicola-olearia, in particolare ottenuti in frantoio.
Durante l’InfoDay – che ha registrato oltre 40 partecipanti (in presenza e online) – sono intervenuti Marco Foschini e Laura Castellan di Agrifood Clust-ER, Tullia Gallina Toschi, Enrico Valli e Mario Guida dell’Università di Bologna, Arsonela Sorra e Giusi Faioli di IFOA.
Partecipazione pubblico-privata
Laura Castellan ha aperto l’InfoDay presentando il progetto CIRCOLIVE; la parola è passata poi a Marco Foschini e a Tullia Gallina Toschi, che hanno spiegato come tale progetto si inserisca in un percorso già consolidato in Emilia-Romagna grazie al lavoro del Focus Group olivicolo-oleario regionale. Foschini ha spiegato le origini e la composizione del Focus Group, finalizzato a creare sinergia, collaborazione e partecipazione pubblico-privata tra ricerca, imprese, istruzione, pubblica amministrazione e società civile (in particolare le associazioni dei consumatori). Il Focus Group affronta le tematiche della filiera olivicola ed è coordinato da un’azienda italiana, Olitalia, con il supporto tecnico-scientifico dell’Università di Bologna, per facilitare ed evidenziare le criticità lungo l’intera catena del valore in Emilia-Romagna. Al Focus Group partecipano diversi stakeholder, tra cui produttori, centri di ricerca e operatori di tutta la filiera, dalla coltivazione e trasformazione alla distribuzione e ristorazione collettiva.
Gallina Toschi ha in seguito illustrato la composizione del Focus Group e i suoi tre sottogruppi relativi alla fase primaria, di trasformazione e di distribuzione, evidenziando diversi aspetti chiave come l’individuazione di un modello regionale di olivicoltura e produzione olearia competitiva e sostenibile, che consideri sia gli aspetti economici sia quelli di sostenibilità ambientale.
Promuovere nuove strategie
Enrico Valli e Mario Guida (Università di Bologna) hanno invece presentato i questionari del progetto CIRCOLIVE per gli attori della filiera olivicola-olearia. Nel corso del progetto, infatti, saranno sviluppati diversi questionari e interviste. L’obiettivo è identificare i problemi che limitano l’implementazione di un’economia circolare e scoprire e promuovere nuove strategie per la valorizzazione di co-prodotti, rifiuti e sottoprodotti, che possano essere condivise a livello nazionale ed europeo. Guida ha inoltre presentato la ricerca in corso sull’analisi del rischio da contaminazione da idrocarburi degli oli minerali negli oli extra vergini di oliva prodotti in Emilia-Romagna.
Arsonela Sorra di IFOA ha presentato la progettazione e l’erogazione di percorsi formativi nel settore oleario, che prevedono la creazione e la sperimentazione di programmi di formazione transnazionali. Nell’ambito del progetto sono infatti previsti due programmi di formazione: uno per sviluppare le competenze dei giovani, l’altro per migliorare le competenze degli operatori del settore. L’obiettivo generale è promuovere l’adattamento dell’offerta formativa alle competenze richieste dalle imprese circolari attraverso lo sviluppo di curricula transnazionali. In Italia saranno 90 i giovani coinvolti nella formazione e altri 70 operatori provenienti dal settore olivicolo.
Per aggiornamenti sul progetto CIRCOLIVE, futuri sviluppi e opportunità si può contattare la Project Manager Laura Castellan: laura.castellan@agrifood.clust-er.it