Superficie olivicola, ecco le regioni in cui cresce e dove cala

Curiosità e sorprese dai dati ufficiali sul patrimonio olivicolo nazionale. Regione per regione ecco la consistenza degli oliveti e il confronto con la media degli anni precedenti
Economia
Views: 1K

Cresce la Sicilia olivicola, diminuisce la Puglia, pur restando largamente la più olivata d’Italia. Che in quest’ultimo caso abbia influito la Xylella è facile immaginarlo, tenuto conto che parliamo del confronto tra gli ettari presenti nel 2024 rispetto a quelli della media 2020-2023.

A scattare la fotografia del patrimonio olivicolo italiano è stata Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare nel suo puntuale report annuale del settore olio di oliva. Un report – basato sui dati Istat e con la premessa che in molte regioni resta il divieto di espianto – dal quale emergono interessanti curiosità.

Nuovi olivi a dimora

Tra quelle positive, oltre al dato siciliano – che passa da 161.048 a 176.974 ettari, avvicinandosi al secondo posto della Calabria (con 184.682 ettari, 15 in più rispetto alla media degli anni precedenti) – spiccano quelli delle regioni del nord Italia, a conferma del fatto che l’olivicoltura ormai – per effetto dei cambiamenti climatici – non è più una prerogativa esclusiva del centro-sud.

Gli oliveti a nord

E così il Piemonte passa da 157 a 220 ettari, certamente pochini, ma sempre un +40%.Stesso discorso per il Friuli Venezia Giulia che vede crescere il proprio oliveto regionale del 16%, vale a dire da 308 a 356 ettari. Molto bene la Liguria che registra un aumento di quasi 2 mila ettari di oliveto, passando da 17.493 a 19.260 con un incremento del 10%. Ed anche in Trentino qualcosa si muove, con altri 16 ettari che portano il conto regionale a 396 (+4%).

Gli oliveti nel centro

Nel centro Italia cresce di qualcosa la Toscana (da 85.801 a 87.520 per un +2%) e l’Emilia Romagna che arriva a 4.573 ettari (+5%). Stabili Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, con una impercettibile regressione delle Marche (-36 ettari per un totale di 9.533).

E quelli del sud

Al sud pesa la perdita secca di oltre 17 mila ettari della Puglia che scende sotto la soglia dei 350 mila (un calo del 5%). In percentuale fa peggio la Campania che cede un 6% di superficie olivata, passando da 72.264 a 68.169. Stabile la Sardegna con 9 ettari in più.

Dati questi che, sommati insieme, portano il patrimonio olivicolo nazionale a 1.140.225 ettari, circa 600 in meno rispetto alla media 2020-2023.

Per rimanere sempre aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter qui!

Tags: in evidenza, oliveti, superficie olivicola

Potrebbe piacerti anche

Viaggio dedicato all’olio di oliva, tra frantoi ipogei e mastri oleari
I pilastri per il rilancio dell’olivicoltura pontina

Author

Potresti leggere