Xylella, nuova batosta: altri 106 olivi infetti all’estremo nord della Puglia

L'Osservatorio Regionale sta analizzando altri 2000 campioni vegetali per comprendere la portata dell'infezione. La Coldiretti: "Interventi immediati". L'Abbate: "Ritardi e ciarlatani che ancora ragliano".
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A distanza di neanche 48 ore dalla notizia di una quinta cultivar potenzialmente resistente a Xylella, un macigno si abbatte sulla regione Puglia. Coldiretti ha infatti annunciato che il monitoraggio ed il campionamento disposto dall’Osservatorio fitosanitario regionale ha individuato ben 106 piante infette a Cagnano Varano, nel parco del Gargano, in provincia di Foggia, che si aggiungono alle iniziali 47 colpite dal batterio killer.

Lo scenario è divenuto più critico proprio a seguito dell’attività di sorveglianza rafforzata dell’area di 400 metri attorno alla zona infetta, finalizzata a verificare la presenza di ulteriori piante infette e di conseguenza l’estensione dell’area, mentre la zona cuscinetto è larga almeno 2,5 km nelle aree delimitate in cui si applicano le misure di eradicazione, con l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia che sta prelevando e analizzando oltre 2000 campioni vegetali.

La mappa dei nuovi olivi infetti

L’estirpazione degli olivi infetti e di tutte le piante specificate nei 50 metri avverrà o attraverso le squadre di Arif o su base volontaria da parte dei proprietari, mentre andranno segnalati alla Sezione Autorizzazioni Ambientali gli olivi con caratteristiche di monumentalità siti nell’area di 50 metri attorno alle piante infette e risultati indenni alle analisi di laboratorio per un eventuale riconoscimento dalla Commissione tecnica alberi monumentali.

“Pratiche di prevenzione meccanica e fitosanitaria, monitoraggi delle piante non solo visivi e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di olivi infetti, nuovi strumenti per la individuazione precoce di nuovi focolai, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, sono – dice Coldiretti Puglial’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione”.

“Purtroppo il disastro continua – commenta Giuseppe L’Abbate, già sottosegretario all’Agricoltura -.  Un nuovo focolaio che conferma quanto sia ancora grave e attuale l’emergenza, nonostante anni di allarmi inascoltati, ritardi accumulati e ciarlatani che ancora ragliano”.

Risultano contaminati quasi 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata in provincia di Foggia sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.

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Tags: in evidenza, oliveto, olivi, olivicoltura, olivo, Xylella

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