ICQRF ha pubblicato il report ‘Frantoio Italia’ sulla base dei dati ufficiali al 28 febbraio 2022.
La quantità di olio detenuto in Italia alla data sopra citata, è sostanzialmente invariata rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: al 28 febbraio 2021 la quantità complessiva degli olii di oliva era pari a 364.466 tonnellate, al 28 febbraio 2022 era pari a 363.086 tonnellate con un decremento dello 0,4%. Nello specifico l’EVO italiano è aumentato del 21,5% ed il vergine italiano è diminuito del 30,5%.
Guardando i dati tra il 31 gennaio ed il 28 febbraio 2022, constatiamo una diminuzione di EVO italiano del 1,7% ed un aumento di provenienza UE del 10,7%, una diminuzione del vergine italiano del 1,1% ed un aumento del vergine di provenienza UE del 48,4%.
La giacenza complessiva di olii d’oliva è per il 76%, ovvero 276mila tonnellate, costituito da olio extravergine di oliva e, di questa quantità, il 62% ovvero 171 mila tonnellate è EVO italiano.
Il 56% della giacenza nazionale è stoccato nelle regioni del sud Italia e, in particolar modo, in Puglia e in Calabria.
L’olio a DOP/IGP in giacenza è pari al 6,6% del totale presente in Italia e costituisce l’8,6% dell’olio EVO stoccato.
Su un totale di 25,9 milioni di litri di olio in giacenza, in diminuzione rispetto al 31 gennaio 2021, la DOP Terra di Bari da sola rappresenta il 46,7% e le prime 20 denominazioni il 97,1% del totale delle DO in giacenza.
La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 48.352 tonnellate (+25,9% rispetto allo stesso periodo del 2021), di cui il 99,8% EVO, pari al 17,5% dell’EVO complessivamente detenuto in Italia.
L’olio BIO è detenuto prevalentemente in Puglia, Calabria, Sicilia e Toscana.