Sono otto le regioni italiane dove le risorse assegnate per l’ammodernamento dei frantoi oleari sono risultate superiori rispetto ai contributi richiesti dalle aziende che hanno presentato i relativi progetti a valere sul bando del Pnrr. Si tratta, in ordine decrescente di risorse, di Campania, Sardegna, Lazio e Liguria (con residui variabili tra i 950 della prima ed i 650 mila euro dell’ultima) oltre che, in misura minore, di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Molise (con residui sotto i 100 mila euro). Il tutto per una dotazione di quasi 3,5 milioni che il Ministero ha riassegnato alle altre regioni le cui domande di contributi da parte delle rispettive aziende erano risultate superiori alle dotazioni iniziali assegnate.
Il criterio scelto non è stato solo quello di una equa redistribuzione in maniera proporzionale, ma si è ritenuto anche utile verificare che l’eventuale eccedenza assegnata fosse in grado di finanziare per interno un ulteriore progetto ammissibile tra quelli in graduatoria.
E così, a beneficiarne sono state in particolare Calabria e Sicilia (che hanno ricevuto rispettivamente 1,1 milioni e 840 mila euro), seguite da Toscana (540 mila), Abruzzo (360 mila), Umbria (287 mila), Basilicata (174 mila), Marche (106 mila) e Emilia-Romagna e Veneto (39 mila e 17 mila). Rimasta fuori la Puglia, che però aveva già ricevuto la dotazione finanziaria di gran lunga maggiore (27,4 milioni) in sede di assegnazione iniziale, in ragione del numero dei frantoi presenti.
Per tutti i progetti rimasti non finanziati ci sarà verosimilmente la possibilità di essere ammessi a contributo con le risorse che saranno girate dal bando del Pnrr sulle macchine agricole (400 milioni la dotazione assegnata) rispetto al quale le richieste sono risultate estremamente modeste.