Frantoi Cutrera, attivato l’impianto ultratecnologico

Un investimento di 13 milioni, ogni anno un milione di bottiglie
Tecnica e Ricerca
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Più che un oleificio è un vero e proprio hub internazionale dedicato all’olio extravergine d’oliva. Un investimento di 13 milioni di euro, con oltre 20 mila mq di spazi interni ed esterni e altrettanti dedicati a “isole verdi” (Parco Ulivi e Parco Clessidra). Frantoio, linea di stoccaggio e confezionamento sono tutti dotati di impianti 4.0, corredati da un laboratorio di analisi, un baglio-museo, un’area didattica ed una scuola dell’olio evo.
Benvenuti a Chiaromonte Gulfi, in provincia di Ragusa. Benvenuti a Frantoi Cutrera. Benvenuti in una famiglia che da sei generazioni coltiva olivi e produce olio, con dedizione e passione, nel rispetto delle varietà autoctone della Sicilia meridionale.
È a pieno titolo tra le aziende olearie punto di riferimento dell’olivicoltura nazionale, un autentico fiore all’occhiello che lavora ogni anno 60 mila quintali di olive, che produce dai 7 agli 8 mila quintali di olio, per un totale di un milione di bottiglie di vari formati e brand. Più della metà varcano i confini nazionali, con Germania, Inghilterra, Usa e Canada come canali principali. Fanno bella mostra di sé anche ad Eataly e proprio il suo fondatore, Oscar Farinetti, ha avuto l’onore e l’onere di attivare sabato scorso il bottone che ha messo in moto il nuovo impianto ultratecnologico, dove l’innovazione Pieralisi si esprime al massimo dei suoi livelli.
“L’alta tecnologia a servizio della qualità” rimarca Salvatore Cutrera (nella foto), che ha voluto accanto a sé non solo fornitori, buyers, istituzioni e amici. Ma anche i colleghi: “Perché siamo tutti dalla stessa parte – rimarca – non concorrenti, ma colleghi al servizio dell’olivicoltura. Per questo il nostro è e sarà sempre un frantoio aperto affinché chiunque voglia aumentare le proprie conoscenze nella trasformazione delle olive in olio possa raccogliere più informazioni possibili e accrescere le proprie competenze”.
Grazie alla collaborazione con Pieralisi, leader mondiale nella produzione di macchine olearie, tutti i macchinari sono interconnessi e una serie di sensori controlla minuziosamente ogni fase della produzione per intervenire tempestivamente al sorgere di eventuali criticità. In particolare, un selezionatore ottico ad infrarossi consente di scartare le olive danneggiate o quelle non considerate conformi in base ai propri criteri di qualità, garantendo un miglioramento qualitativo alla base.
Il nuovo impianto 4.0 permette di gestire il ciclo di produzione in base alla varietà, al periodo di raccolta e alla temperatura ambientale. Inoltre, è stato creato un sistema innovativo che permette di settare ogni singolo processo dell’impianto in base ad una “ricetta” personalizzata per cultivar, provenienza e stato di maturazione al fine di esaltare le proprietà organolettiche di ogni varietà di oliva.
Tutto il processo è poi termocondizionato, nel senso che è possibile agire sulle temperature di ogni singola fase, dal lavaggio delle olive sino all’imbottigliamento e questo consente, oltre ad esaltare le note aromatiche, di mantenere a lungo, in modo ottimale, tutti i parametri chimici e organolettici.
Insomma, un gioiello di tecnologia: “Qui dentro c’è il nostro lavoro, la nostra storia, il nostro cuore” confida Salvatore Cutrera a cui Farinetti rivolge i complimenti e un sincero ringraziamento “per aver saputo raccontare bene questo territorio e perché ha saputo fare delle scelte forti, in un periodo difficile per tutti”.

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