La campagna olivicolo-olearia si estende in un periodo di tempo sempre più ridotto ed in paesi come il Portogallo dove le produzioni aumentano anno dopo anno, siccità permettendo, risultano necessarie delle macchine in frantoio che permettano di incrementare la capacità operativa. Il paese lusitano quest’anno ha toccato le 150/160 mila tonnellate di olio di oliva e punta a diventare uno dei principali paesi produttrici, con impianti ad alta densità favoriti anche dalla grande diga aperta nella regione dell’Alentejo.
In questo scenario, il raggiungimento di una resa ottimale con minimi residui di olio nella sansa quando si lavorano tonnellate di olive con caratteristiche variabili e legate alla stagione rappresenta una sfida anche per i costruttori di macchine olearie.
Pieralisi ha superato con lode test di portata e rendimento misurati in continuo presso uno dei clienti più esigenti del Portogallo. Durante la stagione olivicola 2022/23 il frantoio in questione ha lavorato circa 80 milioni di kg di olive testando sia il nuovo decanter Pieralisi SPI 76.2 che le nuove gramole da 10.000 kg per vasca confrontando le performance quanti-qualitative a parità di capacità operativa rispetto a macchine di altri competitor. Le olive di cultivar, principalmente Arbequina e Arbosana, avevano un’umidità media del 55-60%.
Dal punto di vista meccanico questo successo è stato potenziato dal sistema esclusivo Rotodiff ®: il secondo motore di tipo idraulico che permette di regolare i giri differenziali tra il tamburo e la coclea del decanter garantendo ottime prestazioni anche lavorando la pasta di olive più difficile.
I risultati sono stati estremamente soddisfacenti in termini di resa estrattiva (misurata in continuo nei residui di olio nelle sanse) e di alta efficienza energetica permettendo un’alta profittabilità, un aspetto fondamentale per il settore specialmente in queste ultime campagne di cambiamenti e incertezze.