Finalmente buone notizie dalla Spagna, il principale paese produttore di olio di oliva, la cui produzione, come si è visto nella scorsa campagna, influisce fortemente nei mercati internazionali, sia sul fronte delle forniture che dei prezzi.
Ebbene, al termine della riunione dell’ultimo Consiglio dei ministri spagnolo, il ministro ad interim dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, ha annunciato che le piogge di questo mese potrebbero contribuire a rendere la prossima campagna olearia “più abbondante”, anche se è probabile che non supererà il milione di tonnellate.
Planas ha sottolineato che la conseguenza più significativa della siccità è la minore produzione, sia nelle zone aride che nelle colture irrigue. Nel caso dell’olio d’oliva, ha indicato che il calo nella precedente campagna è stato “molto significativo”, perché a fronte di una media di 1,4 milioni di tonnellate, si è arrivati a 663.000 tonnellate. Fatto questo, ha ricordato, che “ha causato un aumento significativo del prezzo dell’olio”.
Per il Governo, ad ogni modo, l’evoluzione della situazione climatica nelle prossime settimane sarà decisiva per la nuova campagna olearia che prenderà ufficialmente il via il 1° ottobre. A pesare, ovviamente, è la siccità in un paese che registra emergenza idrica nel 15% circa del territorio e uno stato di allerta in quasi un altro 30%, con riserve idriche ridotte del 37%. Proprio questo stato di vulnerabilità vede il Governo impegnato in un piano di investimenti di 11 miliardi di euro per promuovere la dissalazione e il riutilizzo, nonché l’efficienza nell’uso della risorsa, attraverso il miglioramento delle condotte e delle infrastrutture di regolazione.