Supera le 52 mila tonnellate l’olio di oliva tunisino acquistato dall’Italia nel corso dell’ultima campagna olearia. Lo ha comunicato il Ministero del paese nordafricano, evidenziando come ai nostri porti arrivi il 27,6% del totale dell’olio esportato.
Per l’Italia, che come noto registra una produzione olearia largamente insufficiente per i consumi interni, l’acquisto di olio straniero è una costante che dura nel tempo. Con il crollo produttivo in Spagna dell’ultimo biennio, è stato naturale che l’attenzione dell’industria olearia si fosse indirizzata verso quei mercati che potevano garantire forniture significative e, in questo, la Tunisia rappresenta da ormai diversi anni una fonte di approvvigionamento importante, malgrado i prezzi siano in continua ascesa anche qua.
Da dicembre dello scorso anno ad oggi, tanto per fare un esempio, la Tunisia ha destinato fuori dei confini nazionali ben 190.100 tonnellate di olio di oliva, il 2,8% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma con un aumento del 27,6% in valore. Il prezzo di una tonnellata di olio d’oliva è cresciuto infatti del 23,3%, attestandosi a 26,43 Dinaro Tunisino al kg (pari a 7,87 euro) rispetto ai 17,24 (5,14 euro) dell’anno prima.
Oltre all’Italia, le principali destinazioni dell’export dell’olio d’oliva tunisino sono la Spagna con 57 mila tonnellate e gli Stati Uniti con 45 mila. Il nostro paese è stato quello che ha acquistato dalla Tunisia maggiore olio biologico rispetto alle 40.368 tonnellate esportate per un controvalore di 325 milioni di euro. Spagna e Francia le altre due principali destinazioni dell’olio bio.