Una nuova ricerca ha evidenziato i benefici che un intervento basato su una dieta mediterranea arricchita con olio extravergine di oliva sui pazienti con episodi depressivi. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nutritional Neuroscience, è stato coordinato dal Centro Ricerche Biomediche – Fisopatologia della Nutrizione di Madrid (CIBERobn) ed ha visto coinvolti ospedali e università spagnole.
Depressione, fenomeno in crescita

Secondo il Centro Ricerche finora nessuno studio precedente aveva valutato l’effetto di un intervento personalizzato con una dieta mediterranea aggiunta alle cure di routine sulla riduzione dei sintomi nei pazienti guariti dalla depressione.
La dieta mediterranea più l’Evo

I risultati di questo studio, finanziato dal FIS (Health Research Fund), rivelano in modo conclusivo che l’adozione di questo modello alimentare, che include la dieta mediterranea arricchita con olio extravergine di oliva, può portare a una significativa riduzione della manifestazione dei sintomi depressivi, offrendo così nuove prospettive sull’influenza della dieta sulla salute mentale. Questa scoperta, secondo i ricercatori, non solo evidenzia l’importanza dell’alimentazione per la salute emotiva, ma suggerisce anche la fattibilità di strategie basate sulla dieta per integrare approcci più tradizionali nel trattamento della depressione.
Metodologia dello studio
L’obiettivo primario di questo studio era valutare l’effetto di un intervento biennale con una dieta mediterranea arricchita con olio extravergine di oliva, in aggiunta alle cure abituali, sulla riduzione del rischio di recidiva e sul miglioramento dei sintomi depressivi nei pazienti che avevano precedentemente sofferto di depressione.
Il team di ricerca ha lavorato con 52 uomini e 144 donne di età compresa tra 18 e 86 anni che avevano sofferto di almeno un episodio di depressione nei cinque anni precedenti e che erano in una fase di remissione clinica totale o parziale nei sei mesi precedenti. Dopo che i loro dati sono stati inseriti in un sistema centralizzato di gestione dati da parte di specialisti, i partecipanti allo studio sono stati assegnati in modo casuale a uno dei due gruppi (dieta mediterranea o controllo). Per l’assegnazione casuale sono stati presi in considerazione diversi fattori di stratificazione: sesso, fascia d’età (<65 anni o ≥65 anni) e centro di reclutamento. All’inizio dello studio, i team psichiatrici e psicologici non erano a conoscenza dell’assegnazione dei partecipanti.
(www.mercacei.com)















