La gestione integrata dei problemi fitosanitari dell’olivo, con particolare attenzione alla Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae), è diventata una necessità imprescindibile per gli olivicoltori a causa dei regolamenti comunitari che prevedono una riduzione sempre maggiore dell’uso di sostanze di sintesi a favore di pratiche agronomiche e sostanze con un impatto ambientale limitato.
L’applicazione di strategie sinergiche che combinano pratiche innovative, mirate all’uso di specifici elementi minerali (calce, solfato di zinco, boro e zolfo) nelle diverse fasi fenologiche dell’olivo, ha dimostrato un notevole potenziale nel migliorare la salute generale della pianta e aumentare la sua resistenza agli stress ambientali e biotici. Si tratta di un approccio avanzato che integra trattamenti naturali con l’uso di biostimolanti e tecnologie innovative, mirato a migliorare la salute e la produttività degli olivi attraverso metodologie sostenibili ed ecocompatibili.
Importanza delle fasi fenologiche
Individuare le fasi fenologiche critiche per la pianta d’olivo, come la formazione dei fiori, l’allegagione, l’ingrossamento dei frutti e la maturazione, è essenziale per ottimizzare l’efficacia degli interventi. Ogni trattamento deve essere calibrato temporalmente in base allo sviluppo della pianta e alle condizioni ambientali, poiché questi fattori influenzano significativamente la vulnerabilità della pianta agli attacchi della mosca e a varie patologie. Ogni trattamento deve così essere strettamente sincronizzato con la fase di sviluppo dell’olivo e le condizioni ambientali.
Temperature, umidità e precipitazioni possono alterare la fenologia della pianta e la prevalenza di patogeni. La disponibilità di nutrienti deve essere adeguata alle esigenze specifiche di ciascuna fase fenologica, poiché carenze o eccessi possono aumentare la suscettibilità della pianta a stress biotici e abiotici.
Ruolo della calce
L’applicazione della calce agricola, particolarmente indicata in inverno o nelle fasi di riposo vegetativo dell’olivo, distribuita su tronco e rami principali, non solo agisce come disinfettante naturale, ma contribuisce anche a creare un ambiente alcalino sfavorevole per molti parassiti, riducendo la pressione di insetti o funghi che potrebbero svernare sulla pianta.
Sebbene non agisca direttamente contro la Mosca dell’olivo durante la fase in cui le larve non sono presenti, la calce può avere un ruolo indiretto nella prevenzione, migliorando la salute generale della pianta e riducendo i rischi di infestazioni future.
Questo intervento può essere integrato con altre pratiche agronomiche, come la rimozione e la gestione dei residui colturali, che potrebbero ben rappresentare siti di svernamento per parassiti come la mosca dell’olivo.
Benefici del solfato di zinco
Il solfato di zinco svolge un ruolo chiave nel rafforzamento della resistenza dell’olivo agli stress biotici e abiotici.
Questo elemento traccia, ossia un micronutriente, è fondamentale per il funzionamento enzimatico della pianta, contribuendo alla sintesi di proteine e alla produzione di composti difensivi. Il suo apporto durante le fasi di crescita attiva migliora la robustezza dei tessuti vegetali, rendendo l’olivo meno suscettibile agli attacchi di mosca.
Importanza del boro
Il boro è un microelemento essenziale per lo sviluppo delle piante, in particolare per i processi legati alla fertilità e alla qualità dei frutti. La sua somministrazione è particolarmente utile durante la fase di impollinazione e allegagione, poiché migliora la vitalità del polline e la formazione dei frutti. Una carenza di boro può portare a deformazioni dei frutti e a una maggiore vulnerabilità della pianta agli agenti patogeni, riducendo la resa produttiva e qualitativa.
Lo zolfo: un alleato naturale
Lo zolfo è conosciuto per le sue proprietà antifungine e insetticide ed è ampiamente utilizzato in agricoltura biologica. La sua applicazione sugli olivi durante le fasi di sviluppo dei frutti aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie fungine, come l’occhio di pavone (Spilocaea oleaginea), e a contrastare la presenza di parassiti. Da considerare che lo zolfo è un repellente per parassiti ad apparato boccale pungente e succhiante come la mosca dell’olivo e la cimice asiatica. Lo zolfo agisce anche indirettamente migliorando la fotosintesi, contribuendo così al benessere complessivo della pianta e garantendo una protezione duratura durante il periodo di maturazione delle olive.
Sinergia del protocollo BioDea
Il protocollo BioDea, che, avvalendosi del distillato di legno, integra questi trattamenti naturali con l’uso di biostimolanti e tecnologie innovative, rappresenta una soluzione avanzata per supportare la salute e la produttività degli olivi. L’uso combinato di questo protocollo con i trattamenti minerali sopra descritti consente di ottenere risultati ottimali sia in termini di prevenzione delle infestazioni che di miglioramento della qualità dei frutti.
L’approccio sinergico, che combina conoscenze agronomiche tradizionali con innovazioni tecniche, rappresenta una strategia vincente per la difesa sostenibile dell’olivo contro la mosca.
Questo modello non solo riduce l’uso di prodotti chimici convenzionali, ma promuove anche una gestione ecologicamente ed economicamente sostenibile, in linea con le esigenze di un’olivicoltura moderna e rispettosa dell’ambiente.
Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli