Questo materiale, progettato secondo criteri di sostenibilità ed efficienza agronomica, è stato installato in oliveti irrigui, superintensivi e tradizionali. Nel corso del progetto, sono stati raccolti e analizzati oltre 2 mila dati, consentendo, secondo i ricercato, di trarre conclusioni solide e verificate.

I risultati conclusivi sono così stati presentati: l’utilizzo della rete anti-erbacce a doppio strato favorisce una maggiore ritenzione di umidità in profondità (fino al 75% rispetto al 60% del terreno scoperto), fattore particolarmente importante nelle aziende agricole in aridità. È stato inoltre dimostrato che facilita l’infiltrazione dell’acqua piovana, contribuendo efficacemente alla ricarica dei profili di terreno profondi (fino a 40 cm).
Un altro aspetto fondamentale è stata la riduzione delle fluttuazioni giornaliere della temperatura e del riscaldamento del terreno durante i periodi di aumento della temperatura ambiente, il che migliora il comfort termico della pianta e favorisce lo sviluppo dell’apparato radicale.
Questa evidenza, a parere dei ricercatori, posiziona la rete anti-erbacce come una soluzione sostenibile ed efficace per mitigare lo stress idrico negli olivi e migliorarne le prestazioni, “riaffermando l’impegno delle aziende partecipanti verso l’innovazione nell’olivicoltura sostenibile”.