Primo esperimento dell’uso di droni contro la mosca dell’olivo

Interesserà circa 200 ettari di oliveti in zona particolarmente colpite dal parassita, con applicazione del prodotto sul 25% della superficie, ritenuta sufficiente per garantire una protezione completa
Tecnica e Ricerca
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Dopo una giornata dimostrativa di cui avevamo dato conto un paio di settimane fa, prende il via un progetto pionieristico negli oliveti della Spagna, che potrebe avere una valenza generale: si tratta del primo esperimento pilota con droni aerei per il trattamento della mosca dell’olivo, uno dei parassiti più dannosi per la coltivazione dell’olivo.

Questa sperimentazione, realizzata dalla Fondazione JAV – che si occupa di migliorare la competitività economica delle aree rurali della provincia di Jaén – in collaborazione con la Giunta Regionale dell’Andalusia e numerose associazioni, prevede il trattamento di circa 200 ettari in zone particolarmente colpite dal parassita, a partire dal prossimo settembre.  

Sostenibilità negli oliveti tradizionali

L’iniziativa mira a dimostrare la fattibilità dell’impiego dei droni come strumento moderno ed efficace per il controllo dei parassiti, in particolare negli oliveti tradizionali di Jaén, caratterizzati da aziende agricole di difficile accesso, pendii ripidi o terreni abbandonati, che rendono difficoltoso il trattamento con macchinari da terra.

L’obiettivo è quindi duplice: migliorare la competitività del settore e procedere verso una maggiore sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Le parcelle selezionate si trovano in  aree in cui il parassita è particolarmente attivo. Lì, il trattamento verrà effettuato con la tecnica del patching o strip baiting, mirando agli adulti della mosca dell’olivo. Verrà utilizzato Spintor Bait, un insetticida naturale certificato per l’uso in agricoltura biologica.

Il metodo in sé consiste nell’applicare il prodotto sul 25% della superficie dell’oliveto, sulla chioma, a strisce o a filari. Questo tipo di applicazione è più consigliabile rispetto al trattamento dell’intera coltura, in quanto consente l’utilizzo di una minore quantità di prodotto fitosanitario, riducendo significativamente l’uso di pesticidi e l’impatto ambientale.

Prima del trattamento, lo stato fitosanitario sarà determinato attraverso campionamenti settimanali, valutando le catture di adulti in trappole per mosche (con esca a base di fosfato diammonico) e su piastre cromotropiche gialle con feromone, nonché le percentuali di punture vive e totali. Gli indici ottenuti saranno utilizzati per valutare la necessità di intervento, seguendo le linee guida e le soglie stabilite nella Guida alla Difesa Integrata degli Olivi.

Vantaggi dell’utilizzo dei droni agricoli

L’utilizzo dei droni in agricoltura offre numerosi vantaggi:
• applicazione localizzata e precisa grazie ai sensori intelligenti;
• maggiore sicurezza per gli applicatori;
• riduzione dei rifiuti tossici e minor impatto ambientale;
• maggiore rapidità ed efficacia nel trattamento;
• accessibilità a terreni con orografia difficile;
• ottimizzazione delle risorse nelle aziende agricole disperse.

Con questo test pilota, la Fondazione JAV sta gettando le basi per la futura integrazione dei droni nella gestione fitosanitaria degli uliveti, promuovendo un modello agricolo più efficiente, sicuro e rispettoso dell’ambiente.

Tratto da www.olimerca.com

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Tags: in evidenza, Mosca olivo, olivicoltura, olivo

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