Le cooperative spagnole, cuore pulsante del settore oleario, stimano che la produzione di olio di oliva nella prossima campagna raggiungerà 1.372.500 tonnellate, il 3% in meno di quella appena passata.
L’Andalusia, regione che traina l’olio spagnolo, registrerà un calo del 5% toccando poco più di un milione di tonnellate, con le province di Cordova e Jaén che mostreranno cali percentuali in doppia cifra (rispettivamente del 14 e del 12,6%), assicurando comunque la prima 250 mila tonnellate e la seconda 490 mila. Andranno meglio, con percentuali in crescita, le province di Malaga (dove è atteso un raddoppio della produzione, pari a 70 mila tonnellate), Siviglia (+12% a 125 mila tonnellate) e Huelva (+10% a 9 mila tonnellate).
Nel resto della Spagna, buone previsioni per la Catalogna, che, dopo tre anni di scarsa produzione, potrebbe raggiungere le 35 mila tonnellate (erano state 15 mila nella passata campagna), mentre altre 10 mila potrebbero venire dalla Comunità Valenciana che, in questo caso, raddoppierebbe la produzione. Infine, 15 mila tonnellate potrebbero arrivare dall’Aragona, anche in questo caso in significativo aumento.



















