Pieno successo del corso per tecnico di frantoio a Tiriolo (CZ) a cura dell’Oleificio Torchia che ha raccolto l’interesse di 25 partecipanti dove in un programma di 36 ore hanno potuto assistere non solo alle lezioni dei maggiori esperti e professionisti del settore, ma anche ad attività pratiche, nel frantoio della stessa famiglia Torchia, corredate da assaggi di olio.
Il workshop si è contraddistinto grazie alla dimostrazione diretta di come la scelta accurata di componenti dell’impianto possa incidere in maniera significativa sull’olio prodotto. Le prove eseguite si sono concentrate in questo caso nella fase della frangitura che, come noto, è ormai considerata la chiave di volta per la produzione di un olio di alta qualità.
Gli oli extravergini di oliva ottenuti con le diverse tecniche di frangitura sono stati poi comparati tra loro. L’effetto delle prove effettuate sulle caratteristiche organolettiche dell’olio è stato constatato dalla valutazione sensoriale. I partecipanti hanno potuto percepire le differenze sia dal punto di vista olfattivo nell’intensità e nella tipologia del fruttato, che nella valutazione gustativa attraverso la percezione dell’amaro e del piccante.
La responsabile della comunicazione dell’azienda ed ideatrice del corso, Lucia Talotta, ha sottolineato il valore della formazione teorica e soprattutto pratica come strumento essenziale in frantoio per adottare i migliori accorgimenti in funzione del risultato desiderato. Inoltre, ha mantenuto attivo il dibattito tra i corsisti stimolando la condivisione delle idee e delle esperienze.
Una classe, quella ei partecipanti al corso, composta sia da nuove figure professionali che si affacciano al mondo olivicolo-oleario con grande curiosità di imparare sia di frantoiani navigati che desiderano rimanere aggiornati sulle novità presenti sul mercato e le innovazioni tecnologiche indirizzate al miglioramento della qualità dell’olio ed alla diversificazione del proprio olio extravergine di oliva.
Si è partiti evidenziando le basi del processo e le condizioni ideali di ogni fase per massimizzare la celebre resa di estrazione e/o garantire alti standard di qualità. Non sono mancati approfondimenti sull’efficientamento energetico ed il risparmio idrico nonché la valorizzazione dei sottoprodotti, argomenti sempre più rilevanti nel panorama della sostenibilità ambientale tanto da essere uno dei principali prerequisiti oggetto di finanziamenti europei al fine di salvaguardare la salute del nostro pianeta.
L’azienda Torchia che ha ospitato il workshop è un esempio del connubio tra l’innovazione ed il miglioramento tecnologico testimoniato da due linee di estrazione di ultima tecnologia Pieralisi e dall’altro lato la valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni. Più di sessant’anni di storia aziendale iniziata dal padre Federico e tramandata ai figli Tommaso e Pino Torchia oggi alla guida di una superficie di circa 200 ettari a ridosso dei rilievi montuosi della Sila a 690 m s.l.m. ove la varietà principe è l’autoctona Carolea. La loro profonda e sincera passione li spinge quotidianamente alla ricerca continua della qualità e sostenibilità dell’intera filiera ampliando l’areale di coltivazione e puntando su nuovi progetti tecnologicamente avanzati con l’ambizione di promuovere l’autenticità della territorialità calabra attraverso uno dei prodotti della terra più nobili… l’olio extravergine di oliva.