Ora è ufficiale: per questa campagna olearia non si applicherà l’obbligo di consegna delle olive entro 6 ore ai frantoi. Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale, Francesco Lollobrigida, ha infatti firmato il decreto che sposta al 1° luglio 2026 l’entrata in vigore della disposizione.
Un tema, quello di un tempo ben delimitato per la consegna delle olive da parte dei commercianti ai frantoi oleari, che l’OlivoNews aveva posto per primo all’attenzione della filiera, raccogliendo le preoccupazioni provenienti specialmente dal nord Italia che tradizionalmente si approvvigionano di olive dalla Puglia, avendone poche a disposizione nelle rispettive regioni.
La questione, a quel punto, ha visto la formazione di schieramenti opposti: da un lato l’asse Coldiretti, Unaprol e Foa – Frantoi Oleari Associati) che ha difeso a spada tratta il documento, richiamando il fatto che avrebbe segnato un passo importante sulla tracciabilità a garanzia di produttori e consumatori. Dall’altro le associazioni dei frantoiani Aifoe Assofrantoi e degli olivicoltori Italia Olivicola e Unapol che, condividendo il principio della tracciabilità ma ritenendo che non fosse questa la soluzione più idonea, hanno invece espresso fortissime preoccupazioni per il rischio di bloccare l’attività olivicola-olearia.
Alla fine si è trovato il giusto compromesso: moratoria di un anno per approfondire insieme a tutte le parti interessate la questione e dunque via libera alla commercializzazione di olive senza limite di orario. Una scelta tanto più importante in questa campagna olearia che segna una ridotta produzione olivicola nel centro nord, tra l’altro con pesanti attacchi di mosca, ed un surplus produttivo al sud che potrà quindi soddisfare la domanda proveniente dalle altre regioni.
