La crisi del settore olivicolo spagnolo. si ripercuote anche nei consumi. Come note, la scorsa campagna olearia è stata tra le peggiori che il paese iberico abbia registrato negli ultimi anni, con appena 663 mila tonnellate di olio di oliva prodotto, rispetto all’1,4 milioni dell’anno precedente. E proprio la scarsa disponibilità di olio ha spinto, in Spagna come in Italia, all’aumento del prezzo con conseguenti decrementi sulle vendite: in base ai dati forniti dal ministero spagnolo e riportati dalla testata giornalistica El Mundo, il settore ha assistito a una flessione del 35,4% a volume rispetto alla campagna precedente. Percentuale che sale al 40% se si considerano soltanto le vendite verso il mercato domestico.
Uno scenario grigio che ha colpito anche il leader di mercato Deoleo. Come riporta El Mundo, il gruppo ha reso pubbliche le performance dell’ultimo anno: il crollo dei volumi – di circa il 22% – ha portato a un’erosione dei margini (che non è stata compensata neanche con l’incremento dei prezzi) e a una riduzione del 43% dell’Ebitda.