Fissare per decisione della Commissione Europea un limite dei Moah (gli idrocarburi aromatici di oli minerali) anticipando le conclusioni di un lavoro scientifico e complesso che sta portando avanti l’EFSA, non rispetta il principio di legalità e non tiene conto dei principi basilari e cardine della sicurezza alimentare.
Lo scrive il Fooi, Filiera Olivicola-Olearia Italiana, in una lettera che il direttore Giuliano Martino (nella foto) ha fatto recapitare al ministro della salute Roberto Speranza nella quale si chiede di opporsi alla decisione della Commissione Europea in attesa dell’imminente parere scientifico dell’Autorità per la sicurezza alimentare.
Il tema, come noto, è tornato di attualità recentemente, dopo che una rivista tedesca aveva pubblicato un elenco di marchi di olio di oliva il cui prodotto contenuto in bottiglie, sottoposto a test, presentavano tracce di tali idrocarburi, oltre ad altre sostanze potenzialmente dannose per l’organismo umano.
Sul fronte autorizzativo, una particolare sottocommissione avrebbe discusso e approvato la proposta, supportata dagli Stati membri, di fissare un limite, che per gli oli vegetali sarebbe di 2 ppm (parti per milione), rispetto ai 10 che oggi si ricava dall’unico metodo ufficialmente riconosciuto e normato.
In realtà il Fooi aveva ben attenzionato il problema da tempo ed in tal senso si è inserita una collaborazione con l’Università di Udine. “Come noto – scrive il presidente del Fooi, Paolo Mariani (nella foto) al ministro Speranza – il problema dell’eventuale contaminazione degli oli minerali riguarda tutti i settori alimentari, ma anche la cosmetica, la farmaceutica ed i prodotti di largo consumo. Per il settore alimentare, in particolare, la possibile contaminazione può derivare dalla produzione agricola, in parte dalla trasformazione, dagli imballaggi e dalle linee di confezionamento per possibili perdite di lubrificante a base minerale. Il tema è talmente complesso che la stessa EFSA ci sta lavorando dal parere del 6 giugno 2012. Anche lo stesso limite di quantificazione degli oli minerali è materia assai complessa per la comunità scientifica e l’analisi è molto difficile da fare, tant’è che i laboratori hanno approcci notevolmente diversi alla materia”.
Di qui l’invito ad attendere il pronunciamento di EFSA atteso entro l’anno e alla successiva emanazione di un limite non solo il più basso possibile, ma basato anche sul principio di proporzionalità, anche per evitare evidenti conseguenti sul piano dei controlli.
Contaminazione di oli minerali, il Fooi scrive a Speranza
"Attendere le decisioni dell'Autorità per la sicurezza alimentare"
Mercato alimentare in Italia
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