Il 4 febbraio si celebra la Giornata Mondiale contro il Cancro sostenuta dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità per richiamare i cittadini a riflettere su cosa Istituzioni e individui possono fare insieme per combattere i tumori. Ed è certamente questa l’occasione per ribadire come l’olio extravergine di oliva sia l’alimento che in assoluto il mondo scientifico ritiene il più indicato per prevenire malattie oncologiche.
Ne approfittiamo per riprendere alcuni passaggi di un intervento che il dott. Enzo Ceccacci, già primario di Anestesia e Rianimazione, oggi presidente di Olea, dedica proprio ai benefici dell’olio nella prevenzione dei tumori e non solo.
“Una dieta equilibrata deve comprendere ogni giorno l’assunzione di 1 g. di grasso per ciascun Kg del nostro peso corporeo ideale. Il nostro organismo è capace di utilizzare e metabolizzare alla perfezione i grassi contenuti nel latte materno, costituiti per il 13% circa da polinsaturi, per il 73% circa da monoinsaturi, il restante 14% da saturi. Questa è approssimativamente la composizione dell’olio da olive: quasi tutti gli altri grassi vegetali utilizzati per l’alimentazione umana hanno una quantità spesso anche molto maggiore di polinsaturi (mais, girasole, ecc.) oppure una eccessiva quantità di saturi (palma, cocco, ecc.).
Definiamo “essenziali” i grassi polinsaturi, poiché dobbiamo assumerli con la dieta, non riuscendo a produrli con il nostro metabolismo tenuto conto che il nostro enzima desaturasi non riesce a confezionare doppi legami prima del carbonio 9 partendo dal gruppo metilico della molecola degli acidi grassi. Chiamiamo omega 3 quelli che hanno il primo doppio legame dopo il carbonio 3, mentre omega 6 quelli in cui è dopo il carbonio 6. Questi polinsaturi sono indispensabili quali componenti strutturali della parete delle nostre cellule e quali componenti di lipoproteine fondamentali per la nostra vita, come le LDL e le HDL. La quantità necessaria è circa il 13% del totale dei grassi assunti con la dieta: una loro carenza può determinare problemi gravi, anche letali, ma bisogna sapere che questa è la quota che noi riusciamo ad utilizzare correttamente. Consumare abitualmente grassi vegetali molto ricchi di polinsaturi, aventi percentuali a volte superiori al 50%, costringe il nostro organismo a trasformare l’eccedenza in perossidi, sostanze ossidanti capaci di stimolare l’invecchiamento delle nostre cellule e purtroppo anche di favorire l’insorgenza di malattie tumorali.
L’assunzione eccessiva e prolungata di grassi saturi può per contro favorire l’innesco e la rapida evoluzione di aterosclerosi, fino a determinare ostruzioni severe che possono condurre all’infarto del miocardio, o alla stenosi delle carotidi con possibili danni cerebrali anche molto gravi…
L’extravergine di qualità è il grasso più ricco di antiossidanti e di vitamine liposolubili, è il più digeribile e può portare notevoli benefici alla nostra salute, come ad esempio su:
– Apparato cardiovascolare: può ridurre le lipoproteine LDL (azione dannosa) ed aumentare le HDL (azione protettiva), può ridurre l’insorgenza di aterosclerosi, infarto del miocardio e danni vascolari cerebrali;
– Sistema nervoso: può migliorare la maturazione neuronale nel bambino e ridurre di oltre il 13% l’incidenza di Alzheimer e Parkinson;
– Apparato scheletrico: l’extravergine contiene Vitamina D, facilita l’assunzione di quella contenuta in altri cibi e migliora la funzionalità epatica ed il metabolismo del calcio, per cui può ridurre l’incidenza di processi artrosici, dell’osteoporosi e di fratture;
– Apparato endocrino: può ridurre l’insorgenza del diabete di tipo 1 e ridurre la gravità di quello del tipo 2;
– Malattie tumorali: soprattutto grazie alla presenza di Oleocantale, la sostanza che gli conferisce il piccante, potentissimo antinfiammatorio inibitore della cicloossigenasi chimicamente simile all’ibuprofene, può contribuire a ridurre l’insorgenza dei tumori del colon del 63%, della mammella del 39%, dei polmoni del 36%, della prostata del 39%, dell’esofago del 73%, dello stomaco del 62%, delle ovaie del 47%.
Quanto consumarne per avere tutti questi benefici?
Una dose variabile tra i 20 ed i 40 ml al giorno, a seconda del proprio peso corporeo, aggiunta a crudo nei vari piatti può essere già sufficiente, purché abbia una buona presenza di amaro e piccante.
Poiché gli extravergini di alta qualità possono aggiungere ai piatti straordinari profumi erbacei, o di pomodoro, o di frutti rossi, usare tutti i giorni un buon olio ci può donare bontà e salute”.
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