C’è già grande attesa per l’incontro formativo che Giorgio Pannelli, punto di riferimento dell’olivicoltura nazionale e tra i più autorevoli divulgatori in materia di potatura, terrà nella giornata inaugurale dell’EnoliExpo di Bari, giovedì 7 marzo, con inizio alle ore 15 (fiera ad ingresso gratuito previa registrazione al sito www.enoliexpo.com). Con lui vi saranno il vicepresidente della Scuola di Potatura che porta il suo nome, Antonio Filippo Lonobile e uno dei formatori della medesima Scuola Antonello Raffaele.
Il titolo – “Nel metodo scientifico-pratico la salvezza dell’olivicoltura nazionale” – sintetizza appieno il pensiero di Pannelli in materia di gestione dell’oliveto. Un pensiero che parte da una premessa, quasi un patto tra uomo e olivo. Che è quello di “coniugare i reciproci interessi”.

E relativamente a trattamenti dopo la potatura, Pannelli è drastico: “I trattamenti vanno effettuati per le malattie, la potatura non è una malattia”. In un recente articolo dedicato proprio alla potatura, Pannelli aveva già avuto modo di evidenziare su questo nostro giornale un concetto preciso: “I tagli vanno eseguiti nel rispetto delle peculiari modalità di cicatrizzazione dell’olivo. L’olivo usa una strategia basata sulla morte dello strato di tessuto sottostante il taglio cui segue la formazione di barriere di compartimentazione in tutte le direzioni utilizzando le sostanze fenoliche e tanniche di cui dispone ampiamente (energeticamente molto costose), per impedire ai funghi di penetrare all’interno della pianta. Per questo va lasciato un piccolo margine tra il ramo che si taglia e quello su cui poggiava. E soprattutto niente mastice, per carità”. Per tornare ai trattamenti, l’ex direttore del Crea di Spoleto, conclude: “Vanno fatti regolarmente durante l’anno cosicché, in occasione della potatura, la pianta risulta già protetta. La migliore cura possibile resta infatti quella mantenere sempre in buono stato di salute la pianta. E lo stato di salute della pianta si cura tutto l’anno”.
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