Olio di oliva e arte: omaggio ad Agrigento Capitale della Cultura

Una originale lattina a tiratura limitata realizzata dall'azienda Val Paradiso
Economia
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È un omaggio ad Agrigento Capitale della Cultura 2025 quello che l’azienda Val Paradiso ha voluto creare con l’elegante e raffinata lattina di olio a tiratura limitata dove confezionerà parte del suo extravergine di nuova produzione con la doppia certificazione: biologico e Igp Sicilia (brand quest’ultimo, per altro, sempre più di grande appeal).

“Quando siamo venuti a conoscenza di questo prestigioso riconoscimento attribuito ad Agrigento ed al suo territorio, ci siamo chiesti come avremmo potuto contribuire anche noi, nel nostro piccolo, a celebrare tale importante risultato – ci spiega Massimo Carlino (nella foto di copertina insieme al nipote Dino Carlino), a capo insieme ai suoi tre fratelli della Val Paradiso di Naro (Ag) . E così, con un giovane ma già navigato artista locale come Carmelo Nicotra, che tra l’altro sta esponendo in questi giorni a New York, abbiamo ideato una lattina da un litro decorata con alcuni dei simboli identitari di Agrigento”

Il volto di Kore (o Persefone)

Li evidenzia la critica d’arte Giusi Diana: la testa in terracotta di Kore – o Persefone in latino – scultura del sec. V a. C. custodita nel Museo Archeologico della città, il cui culto nella Magna Grecia era legato proprio al mondo rurale. Una donna austera, severa, ma ricca di grazia e plastica bellezza. E con essa un ramo d’olivo stilizzato, entrambi rivisti dall’artista in chiave pop, mentre fa loro da sfondo un paesaggio contemporaneo astratto, composto da forme geometriche dai colori brillanti, che rappresentano il cielo, la Scala dei Turchi e il mare. Un’idea, aggiunge Giusi Diana che “unisce arte contemporanea, design e marketing territoriale” e dove “c’è la volontà di comunicare i valori dell’azienda avvalendosi della collaborazione di un artista agrigentino riconosciuto, contribuendo a promuovere e valorizzare le eccellenze artistiche del territorio”.

Il progetto, sviluppato in sei mesi, vede coinvolti altri partner, tra cui il Parco Archeologico della Valle dei Tempi di cui Val Paradiso cura la gestione dei 20 ettari di oliveti, occupandosi di raccolta e commercializzazione dell’olio con il marchio Diodoros.

Oliveti in 180 ettari

Insomma, una originale intuizione che unisce cultura, tradizione, mondo rurale e l’olio di oliva, simbolo di questa terra. Un olio che Val Paradiso produce dai circa 180 ettari di oliveti di proprietà con le principali varietà autoctone siciliane, come Biancolilla, Cerasuaola e Nocellara. “Nei limiti del disciplinare Igp Sicilia – confida Carlino – aggiungo anche un poco di Coratina, che anche qui in Sicilia dà risultati molto interessanti”.

Olive che vengono lavorate nel frantoio aziendale, dove le innovazioni Pieralisi contribuiscono ad elevare la qualità dell’extravergine che la Val Paradiso propone nel mercato nazionale e all’estero, unitamente agli altri prodotti che concorrono a formare una ricca offerta all’insegna della qualità e del gusto.

 

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Tags: Agrigento, Capitale della Cultura, in evidenza, Massimo Carlino, Val Paradiso

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