Massimo Neri e l’olivicoltura, una Fondazione ne perpetuerà i valori

Cultura, territorio, innovazione ed educazione i pilastri delle attività
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Nasce la Fondazione Massimo Neri, con l’obiettivo di onorare l’eredità culturale, professionale e umana di una delle figure simbolo dell’olivicoltura toscana e italiana nel mondo.

Massimo Neri

Massimo Neri, spentosi nel novembre di due anni fa, ha dedicato la sua vita a promuovere la qualità dell’olio d’oliva, trasformando il settore, dando voce ai produttori locali e portando l’eccellenza dell’olio toscano nel mondo. La Fondazione raccoglie questa eredità con una missione chiara: proteggere il passato, innovare il presente e sostenere il futuro dell’olivicoltura. Le sue attività ruoteranno attorno a quattro pilastri fondamentali: cultura, territorio, innovazione ed educazione.

 

La cultura dell’olio sarà il cuore pulsante della Fondazione. Eventi, workshop e collaborazioni con scuole e università diffonderanno il valore dell’olio extravergine e delle tradizioni che lo rendono unico. Il territorio, con le sue varietà autoctone e la sua ricca biodiversità, sarà al centro di iniziative sostenibili volte a rigenerare i paesaggi e preservarne l’identità.

L’innovazione rappresenterà il motore della ricerca, con lo sviluppo di nuove tecnologie per migliorare la qualità della produzione, affrontare le sfide del cambiamento climatico e ridurre l’impatto ambientale.  L’educazione, infine, sarà il ponte tra produttori e consumatori: campagne di sensibilizzazione faranno conoscere i benefici dell’olio d’oliva per la salute e il suo ruolo centrale nella dieta mediterranea, creando una consapevolezza nuova intorno a questo prodotto d’eccellenza.

Radicata nella Maremma Toscana ma con uno sguardo aperto al mondo, la Fondazione punta a creare sinergie internazionali per favorire lo scambio di conoscenze e tecnologie nell’olivicoltura, sempre con un occhio di riguardo nei confronti della sostenibilità ambientale.

“Per noi, questa Fondazione è un modo per mantenere vivo il legame con Massimo e con tutto ciò in cui credeva. Era un uomo che sapeva guardare oltre, ma con radici ben salde nella terra che amava – osserva Michela Neri, figlia di Massimo Neri -. Vogliamo che il suo esempio e la sua passione continuino a ispirare, non solo chi produce, ma anche chi consuma e vive di questo prodotto straordinario”.

“Massimo Neri ha lasciato un’impronta indelebile nel settore olivicolo, non solo come guida di una delle realtà più importanti della Toscana per oltre 40 anni, ma come innovatore capace di costruire un dialogo tra tradizione e futuro. Con questa fondazione – ha dichiarato Gabriele Bigonzi, presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Massimo Neri – il nostro obiettivo è raccogliere e portare avanti il suo lascito, mettendo al centro i produttori, il territorio e la ricerca per affrontare le sfide di oggi con lo stesso coraggio e la visione che lo hanno sempre guidato”

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Tags: Fondazione Massimo Neri, in evidenza

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