Prevenzione Xylella, lo sfogo di Boscia: “Tanti gli inadempienti”

Rispetto alla lavorazione obbligatoria dei terreni
Tecnica e Ricerca
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Il 30 aprile, per molti Comuni della Puglia – tra la zona contaminata e la cosiddetta “zona con misure di quarantena” – era il termine ultimo per eseguire la lavorazione obbligatoria dei terreni (arature, fresature, erpicature, trinciature) volta ad eliminare le erbe spontanee su cui si sviluppano le forme giovanili della sputacchina.
I risultati? Sconfortanti a leggere il post su Facebook di Donato Boscia, dirigente di ricerca presso l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del Cnr (nella foto) e fondamentale punto di riferimento nella lotta alla Xylella.
“Sia pur last minute – scrive Boscia – anche quest’anno il mio dovere l’ho fatto. Ma gli inadempienti sono tanti, incluso gli enti che dovrebbero dare l’esempio. Curioso di vedere come andranno i controlli”.
E rispondendo ad un commento spiega che l’intervento di ripulitura del proprio terreno in agro Gioia del Colle, Boscia lo ha effettuato l’ultimo giorno utile “perché la popolazione di sputacchine sembra un po’ in ritardo, ed arare prima probabilmente sarebbe stato meno efficace”. Aggiungendo che quel “sembra” e quel “probabilmente” sono una sensazione dal momento che “purtroppo, quest’anno, non c’è stata la possibilità di essere guidati dai bollettini periodici del monitoraggio vettori”.
Lo stesso Boscia, intervenendo su olivonews.it qualche settimana fa aveva evidenziato che “siamo in una fase di apparente stasi dell’epidemia, ma guai ad abbassare la guardia”, ricordando come prevenzione da una parte e sradicamenti dall’altra siano misure irrinunciabili contro la Xylella.
I controlli sul corretto svolgimento delle azioni obbligatorie verrà effettuato dai carabinieri forestali. Staremo a vedere i risultati.

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Tags: Boscia, in evidenza, Xylella

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