Cia Puglia ha presentato una proposta a quei Comuni che sono alle prese con le richieste di espianto di olivi per far posto all’installazione di impianti fotovoltaici. Si tratta, purtroppo, di una problematica ricorrente che interessa particolarmente la principale regione a vocazione olivicola, ma anche altri territori d’Italia.
La proposta, elaborata da Massimo Fragassi responsabile dell’Ufficio Legislativo di Cia Puglia, s’incardina soprattutto su tre punti:
- considerare il suolo agricolo produttivo come bene comune da preservare e utilizzare per le colture;
- riservare la realizzazione di nuovi impianti in zone industriali, cave dismesse e su edifici pubblici;
- limitare l’utilizzo di suoli agricoli ai terreni incolti da almeno 5 anni.
Inoltre, secondo CIA Puglia, occorre che le amministrazioni locali possano finalmente avere voce in capitolo nel processo autorizzativo, facendo valere le caratteristiche e la tutela del territorio, in modo che non vengano concesse autorizzazioni che presentino profili di inidoneità.

Un tema, questo, affrontato nel corso di un incontro tenutosi presso il Comune di Bitonto dove, nella frazione di Mariotto, a 14 km dal centro urbano di Bitonto, potrebbero essere espiantati 7.000 alberi d’olivo perfettamente sani e produttivi della varietà “coratina”, per fare spazio a un impianto fotovoltaico dell’estensione di 32 ettari.
“Quello che sta accadendo a Bitonto è uno scandalo bello e buono, un vero tradimento della nostra storia, delle nostre radici, con lo svilimento e lo scempio totale del nostro territorio e della vocazione plurisecolare che da sempre ci ha qualificati con orgoglio come la terra dell’olio”, ha denunciato Gennaro Sicolo, vicepresidente nazionale e presidente regionale di CIA Puglia. “Bisogna essere pazzi o in malafede per autorizzare un ulteriore scempio e l’espianto di 7000 alberi d’olivo dopo aver già fatto sradicare 2000 piante per il primo impianto”.
Da parte sua il sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci ha assicurato: “La tutela degli olivi, simbolo della nostra terra. è per noi prioritaria rispetto ad una conversione energetica calata dall’alto a discapito della nostra identità. Per questo faccio mie le proposte dell’ufficio legislativo della CIA”.



















