Pressing dei frantoiani sulle Regioni: “Centinaia di oleifici a rischio, rispettate gli impegni”

Le quattro associazioni più rappresentative chiedono un'audizione urgente: tra gli oltre 500 oleifici molti beneficiari delle risorse molti rischiano di restare il blocco delle attività produttive
Economia
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È un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato alle Regioni dalle quattro associazioni dei frantoiani maggiormente rappresentative per denunciare il rischio del blocco delle attività produttive di centinaia di oleifici a causa degli ingiustificati ritardi sui pagamenti di anticipazioni e saldi del bando sull’ammodernamento dei frantoi oleari.

Alberto Amoroso
Paolo Mariani
Michele Librandi
Federico Fresia

Lo hanno fatto con una lettera inviata all’assessore regionale Federico Caner, coordinatore della Commissione agricoltura della conferenza Stato-Regioni, a firma dei presidenti di AIFO – Associazione Italiana Frantoiani Oleari Alberto Amoroso, di Assofrantoi Paolo Mariani, di FOA Italia Frantoi Oleari Associati Michele Librandi e di Frantoi Confartigianato Federico Fresia. In essa hanno motivato le “forti preoccupazioni”, già rappresentate agli organi competenti del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale un paio di giorni fa, in ordine all’erogazione delle risorse previste dai bandi regionali.

“Secondo quanto riportato dal Decreto Ministeriale n. 279219 del 21 giugno 2024 – scrivono i quattro – risultano assegnati alle Regioni e Province autonome 100 milioni di euro, con 516 beneficiari complessivi. Tuttavia, l’istruttoria di molte domande di pagamento (anticipazioni, Sal e saldi) presso i soggetti attuatori risulta rallentata, compromettendo la possibilità per le imprese di avviare tempestivamente gli investimenti previsti.

Tali ritardi – evidenziano Amoroso, Mariani, Librandi e Fresia – stanno generando gravi difficoltà operative. Più specificatamente, il mancato riconoscimento delle somme richieste come anticipazione finanziaria, sta generando la mancata consegna delle nuove macchine, impedendo ai frantoi di rispettare le tempistiche indicate nei cronoprogrammi. I beneficiari della misura si trovano ora tra l’incudine dell’imminente avvio della nuova campagna olearia e il martello del termine inderogabile del 31 gennaio 2026 per il completamento degli investimenti, come stabilito dal decreto n. 15068 del 12 gennaio 2024 che ha sancito il cronoprogramma della misura. Esiste un rischio concreto che tali ritardi possano bloccare le attività produttive di molti tra i 500 beneficiari, che rappresentano circa il 10% dei frantoi oleari attualmente attivi in Italia.

Alla luce di quanto esposto – continuano i presidenti delle quattro associazioni – con la presente le chiediamo formalmente di voler calendarizzare un’audizione urgente delle nostre organizzazioni presso la Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni, al fine di approfondire tempi e procedure attuative e verificare congiuntamente le eventuali criticità che stanno ostacolando l’effettiva operatività della misura.

A tal fine si auspica che in tale sessione si possa esaminare l’effettivo stato di avanzamento, per ogni singola Regione, del:

  • Numero di domande di anticipazione, Sal, saldo, pervenute alla Regione dai beneficiari;
  • Numero di domande di anticipazione Sal, saldo inviate dalla Regione al MASAF;
  • Importo complessivo delle risorse trasferite dal MASAF alla Regione.
  • Importo complessivo delle somme erogate ai beneficiari dagli Organismi Pagatori a titolo di anticipo, Sal, saldo.

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Tags: Frantoio, frantoli, in evidenza

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