Guida corretta alla gestione dell’oliveto per le produzioni certificate Dop Umbria, Bio e SQNPI

Una panoramica della stagione olivicola in Umbria da parte di Daniele Converso, tecnico agronomo di Assoprol, ed Eugenio Ranchino, agronomo, olivicoltore e frantoiano di Orvieto
Enti e Associazioni
Views: 297
Daniele Converso tecnico agronomo di Assoprol Umbria ed Eugenio Ranchino, agronomo, olivicoltore e frantoiano di Orvieto, fanno una panoramica della stagione olivicola in Umbria e danno consigli agli olivicoltori sulla gestione corretta dell’oliveto per le produzioni certificate Dop Umbria e Bio e Sqnpi.

Dopo la bella e produttiva stagione passata, gli olivicoltori umbri, i più ritardatari, sono impegnati nel concludere le operazioni di potatura. Ma facciamo un passo indietro.

La stagione olivicola umbra 2024 è stata molto positiva. Tante olive e di alta qualità come gli oli prodotti. L’ inverno passato è stato mediamente mite con temperature minime che raramente sono scese sotto lo 0°C. Le precipitazioni nei primi quattro mesi del 2025 invece sono state abbondanti e concentrate soprattutto nei mesi di febbraio e aprile con circa 250 mm di precipitazioni in provincia di Perugia e 300 mm in quella di Terni.

Dai sopralluoghi in campo sugli oliveti umbri, le prime sensazioni sono positive con una buona mignolatura soprattutto sulle varietà Frantoio e Leccino e successivamente Moraiolo, principali cultivar che vanno a costituire gli oli certificati Dop Umbria. Da segnalare, oltre a danni di post raccolta sui rami fruttiferi, importanti attacchi fungini di occhio di pavone (Spilocea oleagina) e cercosporiosi (Cercospora cladosporioides) che stanno comportando filloptosi agli oliveti. Gli olivicoltori sono stati spiazzati visto l’anticipo di questi due patogeni fungini, dovuti all’inverno mite e abbastanza umido.

E quindi, che fare? Il Roventini diceva che la produzione degli oliveti può essere raddoppiata, ma come? Con una gestione continua e professionale degli oliveti. Vediamo come.

Con potature annuali e razionali, efficientiamo la chioma, la illuminiamo e arieggiamo, mettendo in equilibrio i rami vegeto-produttivi, con produzioni più costanti. Inoltre, anche funghi e batteri troveranno un ambiente meno favorevole al loro sviluppo.

Sia per le aziende a conduzione integrata sia soprattutto quelle a conduzione biologica risultano fondamentali gli interventi con prodotti a base di rame in post raccolta per disinfettare le microferite e limitare il diffondersi della rogna dell’olivo (Pseudomonas savastanoi).

oliveto

Si consiglia di intervenire tempestivamente, prima della fase di fioritura, con prodotti a base di rame o dodina per limitare lo sviluppo del fungo presente. L’intervento con prodotti a base di bicarbonato di magnesio/potassio e strobiruline possono in questa fase essere efficaci per contrastare l’infezione dei funghi sopra citati.

Ma anche in ripresa vegetativa e post allegagione, intervenire con prodotti con rame, zinco e boro sia per abbattere gli inoculi fungini, che per migliorare allegagione ed evitare la cascola delle olive appena allegate. Evitare assolutamente di intervenire in fioritura.

Inoltre, andiamo a restituire ai nostri oliveti sostanza organica. Sia attraverso la trinciatura dei residui di potatura, favorendo gli inerbimenti, che apportando concimi organici (es.letame) in agricoltura biologica per migliorare la fertilità dei suoli, meglio se preceduta da un’analisi del suolo e/o fogliare per stilare al meglio un piano di concimazione personalizzato per oliveto, integrando anche con concimazioni fogliari. Per le aziende a conduzione integrata è possibile impostare una concimazione minerale completa con macro e microelementi necessari per ottimizzare le funzioni fisiologiche della pianta.

Non per ultimo Assoprol Umbria, con i propri tecnici, è impegnata già da subito nel controllo degli insetti patogeni in oliveto. Oltre a tignola e margaronia, insetti presenti che vanno tenuti sotto controllo soprattutto sui nuovi impianti, andiamo a concentrarci sul patogeno più importante e temuto, la mosca delle olive.

Consigliamo di installare già da subito trappole a feromoni per il monitoraggio e lo studio dei voli primaverili (sfarfallamenti) della mosca dell’olivo (Bactrocera oleae), utile per prevedere i voli futuri del dittero. Già sono stati osservati, nell’ultima settimana, i primi voli di adulti.

È fondamentale il monitoraggio e il controllo dei voli della mosca delle olive, per tenere a bada la popolazione con strategie di controllo preventive, quali adulticidi e schermanti nella prima fase, prima di arrivare a soluzioni larvicide con prodotti di sintesi.

Le aziende a conduzione biologica saranno costrette ad intervenire in maniera preventiva con prodotti schermanti quali caolino per disincentivare il volo e adulticidi per abbassare la popolazione. Le aziende a conduzione integrata avranno la possibilità di intervenire anche con prodotti ovo larvicidi per abbattere le infestazioni attive da mosca delle olive. Solo con una gestione moderna, sostenibile e professionale dell’oliveto si riusciranno a raggiungere importanti obiettivi produttivi e qualitativi, creando reddito e facendo crescere tutto il settore olivicolo-oleario.

Noi di Assoprol Umbria ci auguriamo una buona ed importante stagione olivicola, con la produzione da parte delle aziende socie di oli certificati Dop Umbria e biologici di alta qualità

Queste attività sono svolte nell’ambito del programma approvato ad Assoprol Umbria ai sensi del Csr per L’Umbria 2023-2027 Intervento SRG 10.

Per rimanere sempre aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter qui!

Tags: Assoprol, in evidenza, produzioni certificate, umbria

Potrebbe piacerti anche

“Fitofarmaci inefficaci nell’olivo, parassiti secondari più aggressivi”
Dalla mignolatura all’allegagione, i nutrienti specifici per l’olivo

Author

Potresti leggere