Aiutare l’olivo contro stress idrico e ondate di calore

Come le condizioni climatiche influenzano le fasi fenologiche della pianta
AIPO
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In questo periodo, le alte temperature e l’assenza di pioggia creano ansia negli olivicoltori, poiché è noto che limitano la produzione. Le condizioni climatiche e i cambiamenti stagionali influenzano significativamente le fasi fenologiche dell’olivo, dalla crescita vegetativa alla fioritura e allo sviluppo del frutto. Temperature elevate possono avere un impatto notevole su questi processi e, di conseguenza, sulla resa quantitativa e qualitativa delle olive.

La crescita dell’olivo e delle olive

Nell’emisfero settentrionale, l’olivo attraversa due periodi di crescita vegetativa: da marzo a metà luglio e da settembre a metà ottobre, a condizione che l’acqua sia disponibile. La temperatura ottimale per la crescita delle olive varia da 10 a 30°C, ma temperature superiori a 35°C possono limitare lo sviluppo delle drupe e dei germogli.

La crescita delle olive si sviluppa in tre fasi: una prima fase rapida, seguita da un rallentamento e una terza fase di ripresa più lenta. Durante la fase di crescita della polpa dell’oliva, avviene una rapida divisione e moltiplicazione delle cellule. Successivamente, lo sviluppo rallenta o si ferma temporaneamente, periodo durante il quale il nocciolo s’indurisce. La crescita riprende poi rapidamente, principalmente attraverso l’espansione delle cellule della polpa, portando le olive alle dimensioni finali e favorendo la formazione di grassi all’interno delle cellule, un processo noto come inolizione o oleogenesi. Questo modello di crescita permette alla pianta di distribuire in modo ottimale i nutrienti e l’acqua, supportando non solo la crescita delle olive, ma anche quella della chioma e delle radici.

Risorse durante la crescita del frutto

Durante la crescita del frutto, la pianta necessita di maggiori risorse per la divisione cellulare e l’espansione, oltre che per processi come l’indurimento dell’endocarpo e la produzione di olio. Gestendo queste risorse in modo efficiente, la pianta può garantire che ogni fase del processo di sviluppo del frutto avvenga correttamente, massimizzando la qualità e la quantità del raccolto finale. Questi processi sono controllati geneticamente e influenzati da fattori ambientali, con la disponibilità idrica come fattore chiave. La scarsità d’acqua nella prima fase può portare a frutti con rapporti polpa/nocciolo insolitamente alti, mentre la disponibilità d’acqua nella terza fase determina la dimensione finale del frutto e il contenuto di olio.

Inolizione o oleogenesi

L’inolizione o oleogenesi, che inizia proprio in questi giorni, è il processo attraverso il quale le cellule del mesocarpo dell’olivo accumulano olio. Gli zuccheri prodotti dalla fotosintesi vengono convertiti in grassi e accumulati nelle cellule della polpa. Questo processo è influenzato da vari fattori ambientali, tra cui la disponibilità di acqua e la temperatura. Ad esempio, una buona disponibilità di acqua durante questa fase può aumentare la dimensione del frutto e il contenuto di olio, mentre la scarsità d’acqua può portare a frutti più piccoli con un contenuto di olio ridotto.

Temperature elevate e limitato sviluppo dell’olivo in luglio e agosto

Quando le temperature superano i 35°C, la crescita dell’olivo subisce una significativa riduzione. Se le temperature raggiungono o superano i 40-42°C per un periodo prolungato, possono verificarsi danni alle membrane cellulari delle foglie. Le membrane cellulari contengono grassi, come fosfolipidi e acidi grassi polinsaturi, che sono particolarmente sensibili alle alte temperature. A temperature elevate, la struttura di questi grassi può essere alterata, portando a un deterioramento delle membrane stesse. Questo compromette la loro integrità e funzione, causando una maggiore perdita di acqua dalle foglie.
Di conseguenza, le foglie diventano meno compatte e perdono rapidamente l’acqua, riducendo la capacità della pianta di mantenere l’idratazione necessaria per il suo sviluppo. Inoltre, l’elevata perdita di vigore delle foglie è accompagnata da una diminuzione del contenuto di clorofilla. La clorofilla è essenziale per la fotosintesi, e la sua riduzione influisce negativamente sulla capacità della pianta di produrre energia, ostacolando ulteriormente la crescita e lo sviluppo dell’olivo.

Le temperature estreme di luglio e agosto, quindi, non solo riducono la crescita degli olivi, ma causano anche danni alle foglie, compromettendo la loro funzionalità e la capacità della pianta di svilupparsi correttamente.

Conseguenze della siccità

A questo si aggiungono gli effetti della siccità, che influiscono negativamente su vari aspetti, come l’assorbimento e il trasporto dei minerali, la sintesi clorofilliana e la crescita della chioma. Tuttavia, l’olivo ha sviluppato adattamenti morfologici, fisiologici e biochimici per affrontare le carenze idriche, come un apparato radicale sviluppato, che esplora grandi volumi di terreno e attinge acqua dagli strati profondi; foglie piccole con una cuticola spessa che riduce la perdita d’acqua; stomi piccoli e densi sulla superficie posteriore delle foglie per controllare la traspirazione. In risposta alle alte temperature e alla siccità, l’olivo riduce il potenziale idrico dei tessuti, rallenta la crescita della chioma e mantiene l’attività fotosintetica.

Conclusione

In sintesi, lo stress da alte temperature danneggia le membrane cellulari delle foglie, riduce il contenuto di acqua e inibisce la fotosintesi, impattando negativamente sulla crescita e sullo sviluppo dell’olivo. Tuttavia, non esiste una regola precisa, poiché molti fattori influenzano questi esiti, inclusi l’esposizione al sole, la varietà dell’olivo e la disponibilità di risorse fertilizzanti e acqua.

Possiamo comunque aiutare le piante con corroboranti a base di glicina betaina, una sostanza che può aiutare a regolare l’evapotraspirazione, riducendo la perdita di acqua. Le alghe possono migliorare la resistenza delle piante all’affaticamento fisiologico causato dal caldo e dalla ridotta disponibilità d’acqua. I distillati di legno sono utilizzati per migliorare la salute generale delle piante.
Si possono aggiungere anche polveri di roccia, come bentoniti, caolini, zeoliti, talco e calce agricola, che, spruzzati sulle chiome, proteggono le foglie e migliorano la resistenza al calore.

Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli

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Tags: Aipo, alte temperature, Enzo Gambin, in evidenza, siccità

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